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GdL febbraio 2021 LA NEVE DELL'AMMIRAGLIO di Alvaro Mutis

Impressioni di letture in itinere.
Chi vuole può aggiungersi e condividere insieme questa nuova avventura Letteraria!
Discussione iniziata da Μαʀιαƞƞα , 1498 giorni fa
Risposte
Μαʀιαƞƞα
Conrad da rileggere. Assolutamente, è troppo sbiadito nei miei ricordi.
1487 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
Buongiorno, Ioana sono andata a sensazioni, pensa che mi ero posta come rilettura Cuore di tenebra! Era dai miei e quest'estate me lo sono portato a casa mia, in valigia pensando, illudendomi di leggerlo dopo. Cuore di tenebra mi aveva impressionato, davvero.

Giulio sì ricordo il passo, ma non ho ascoltato la canzone! Sarebbe stato un premio di grande valore, sono sincera. Sono stata assente, mi spiace, ma le condivise, sono d'accordo aiutano a guardare con un'attenzione diversa i libri. E poi leggere insieme è un percorso anche 'sentimentale', c'è quel gusto di leggere e pensare 'ma l' altro/a compagno/a cosa ne pensa? ". Ci incontriamo e ne discutiamo. Dal vivo chissà che bellezza, amici!

Mutis piace agli uomini... non saprei. A me i passi in cui parla di Flor piacciono così tanto, li trovo sinceri, reali, possibili. Ma non faccio testo io, perché sono una delle poche donne che adora Houellebecq. (scusate se lo nomino sempre, però... non posso farci nulla).
1487 giorni fa
 
Ioana
In "Cavalli selvaggi", quell'avventura western tra cowboy e pistoleri decisamente la vedo più maschile, un po' come le donne allo stadio, per fare un paragone azzardato. Ovviamente non vale per tutte le donne, per fortuna, ma non è da sottovalutare. Stessa cosa un po' con Mutis.
1488 giorni fa
 
Ioana
Giulio, l'ho pensato anche io, lo sai?! e qui mi collego anche a McCarthy perché ho trovato la stessa sensazione e sei stato molto agile a citarlo: ho trovato in entrambi i casi il contesto avventuroso molto più maschile, chiamiamolo così, verso il quale provavo poco interesse e sicuramente ha contribuito a tenermi più lontana, stessa cosa per la sua sensibilità nella quale, forse, un maschio si rispecchia di più. Nello stesso tempo, è curioso perché la stessa sensazione non l'ho provata con Conrad (ne in "Cuore di tenebra" e ne in "Tifone").
1488 giorni fa
 
giulio minniti
Ho fatto un breve giro in rete per leggere qua e là alcune recensioni e ho notato una cosa che volevo sottoporre, Marianna e Ioana, alla vostra riflessione. Mi sembra di aver capito (non prendetela, mi raccomando, in modo sessista...) che Mutis piaccia di più agli uomini che alle donne. Secondo voi, al di là dell'immediata e ovvia identificazione del lettore in Maqroll, che è un personaggio maschile, è possibile che in Mutis vi sia una sensibilità che lascia il pubblico femminile più tiepido e distaccato, alienandone la simpatia, che invece i lettori maschi spesso gli tributano in modo incondizionato e plebiscitario? Chissà, forse potrebbe essere un curioso argomento di dibattito (estendendolo magari ad altri autori, come per esempio Cormac McCarthy). A presto.
1488 giorni fa
 
giulio minniti
Ciao Marianna, ciao Ioana. Il verso della canzone è "e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi", che è preso dalla poesia propiziatoria che il Capitano fa leggere a Maqroll prima di affrontare le rapide: " dove il vomito dei respinti si rapprende come un segno di sfortuna". Peccato, il premio, se aveste indovinato, sarebbe stato un abbonamento all'opera omnia di Mutis in lingua originale :)
1488 giorni fa
 
Ioana
Ciao Marianna, le somiglianze con Conrad sono molto evidenti a mio parere, ma non solo il mio, basta leggere l'introduzione del libro per farselo venire in mente. Poi sicuramente ha messo del suo, per carità, ma diversissimi personalmente non li trovo.

Purtroppo non sono una ascoltatrice di De Andre quindi nemmeno io posso rispondere all'indovinello di Giulio.

Io resto della mia idea: un guazzabuglio di idee riviste con una prosa decisamente elegante ed evocativa ma anch'essa già vista e senza una impronta originale. Sicuramente sarà perché non ci ho visto più in là del mio naso, come si suol dire, ma un po' di colpa è anche dell'autore se non ci è riuscito a farsi comprendere meglio e attrarmi di più. Non nelle mie corde.
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
un segreto segnale, che mentre mi dà una curiosa tranquillità, mi dice anche che già da molto tempo i dadi sono stati giocati. La cosa migliore è lasciare che tutto accada come deve essere. Cosí va bene. Non si tratta di rassegnazione. Lungi da questo. È un’altra cosa. Ha a che vedere con la distanza che ci separa da tutto e da tutti. Un giorno sapremo.

Un altro passo un pò ermetico che ho letto oggi. Come si diceva giorni fa, ormai è tardi, ma non è rassegnazione. È constatazione e consapevolezza che alea iacta est, per dirla con Cesare. Ma ci sarà "la maglia rotta nella rete, l'anello che non tiene, un punto morto del mondo" (citazioni montaliane) che ci mostrino barlumi di una vita autentica e vera?
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα


Concordo al 100%, "Giulio. È ciò che più apprezzo, ma posso già dire che non sono esaltata, mi aspettavo di più. Ho aspettato di superare la prima metà, ma mi trovo concorde con quanto dici. Ma concordo anche con Ioana, chi ha messo in mezzo le atmosfere alla Conrad? Diversissimi. Forse devo leggere altro per capire meglio Mutis e la storia del gabbiere
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
Comunque non ho finito, manca poco
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
In certi passi c'è un forte lirismo,non compare la natura, ma non per questo non è meno intenso. Alcuni passi mi prendono, altri di meno, Giulio e Ioana, e sono quei passi del presente grigio, vuoto e osceno, direi. Deve essere apprezzato questo contrasto, ma ho la sensazione che "il messaggio" di Mutis non si concluda qui, c'è altro da dire, da sviluppare. Si rimane un pò "delusi", ha molto potenziale, ma non mi sembra tutto espresso in questo libro. Un autore da approfondire, vale la pena, purtroppo non sono una fan di De André, Ioana ti hai trovato il passo della canzone?
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
Flor Estévez, leale e dura nelle sue rabbie, sfrontata e improvvisa nelle sue carezze
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
Può anche obbedire, e questa è la cosa piú probabile, alla classica giustapposizione nei sogni di tratti e gesti di diverse persone. Per questo non potremo mai confermare con certezza l’identità degli esseri che sogniamo. Non è mai uno solo quello che ci si presenta, è sempre una somma, un’istantanea e concentrata sfilata, non una presenza unica e definita. Flor Estévez. Nessuno mi è stato tanto vicino, nessuno mi è stato tanto necessario, nessuno si è preso tanta cura di me con quel suo segreto tatto nella selvatica e accigliata distanza del suo essere votato al silenzio, ai monosillabi, agli schietti grugniti che non negano né affermano
1488 giorni fa
 
Μαʀιαƞƞα
Chiedo scusa per il ritardo! Ho fermato la lettura per forza maggiore... È che ho fatto i conti senza l'oste, imprevisti ogni momento! Non mollerò ci sarò entro domani con le mie impressioni
1489 giorni fa
 
giulio minniti
Comunque ogni condivisa permette di leggere (almeno a me fa questo effetto) i libri con maggiore attenzione, come se ci fosse una sorta di responsabilità in più. Grazie quindi a voi, perché magari avrei letto Mutis un po' più distrattamente. Aspetto anch'io con curiosità le impressioni di Marianna (e di Daniele se alla fine ci raggiungerà anche lui, studi permettendo).
1489 giorni fa
 
giulio minniti
Io avevo, Ioana, già letto "Un bel morir" e altre cose sparse ( poesie e racconti), tanto con Maqroll si può partire dove si vuole, non c'è - si può dire - un inizio e una fine. C'è un uomo che si interroga sul suo destino, che vuole "sondarne i limiti", e questo tentativo è sproporzionato, ridicolo e tragico insieme, commovente o insignificante a seconda dei punti di vista. Infimo o titanico.
1489 giorni fa
 
Ioana
Ora aspettiamo Marianna...
1490 giorni fa
 
Ioana
Ad ogni modo sono contenta della breve condivisa, magari poco partecipata dalle altre ma che comunque mi ha permesso di scoprire una penna nuova. Grazie della compagnia!
1490 giorni fa
 
giulio minniti
Mi piace anche sottolineare che il realismo di fondo cela dietro di sé una dimensione oscura, enigmatica, inquietante, di cui bisognerebbe tenere conto e che andrebbe forse analizzata approfonditamente, cosa che queste poche righe non consentono.
1490 giorni fa
 
Ioana
Ciao Giulio! Sicuramente la mia valutazione non è basata solo sulla trama anche perché la maggior parte dei libri che leggo sono assenti di una trama movimentata, tuttavia mi prendono per altri aspetti che purtroppo qui non è successo e quindi la trama piatta mi è spiccata di più all'occhio. Decisamente non un autore nelle mie corde. Presumo però che tu continuerai la trilogia :-).
1490 giorni fa
 

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