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La vita istruzioni per l'uso di Perec

Non è ancora un classico essendo stato pubblicato la prima volta in Francia nel 1978, in Italia nel 1984, ma lo diventerà non appena i tempi saranno maturi; allora mi son detta "perché non anticipare i tempi?" e così eccomi a iniziare una nuova avventura in quello che Calvino definì come iperomanzo e salutç fin dalla prima edizione come un capolavoro.

La vicenda si svolge in un condominio Parigino composto da 10 stanze per piano poste su dieci piani a formare un "biquadrato" di 100 elementi che lo stesso Perec immaginava come: « uno stabile parigino cui sia stata tolta la facciata... in modo che, dal pianterreno alle soffitte, tutte le stanze che si trovano sulla parte anteriore dell'edificio siano immediatamente e simultaneamente visibili»

Una macchina per generare racconti, una storia per appartamento, in un concatenarsi di storie.

Spero che qualcuno mi accompagni in questa avventura, in caso contrario spero di tenervi ameno compagnia generando un po' di curiosità!
Discussione iniziata da silvia toccafondi , 4366 giorni fa
Risposte
silvia toccafondi
Infine ho concluso anche questo viaggio che si è rivelato meraviglioso e avvincente, con un finale che spiazza, che necessita di riflessione per essere compreso, poiché non immediato.
La chiave di lettura di tutto il romanzo è nel titolo " la vita: istruzioni per l'uso", le istruzioni sono nell'esperienza, nell'osservazione delle esistenze e nel cercare di capire e fare tesoro degli sbagli altrui. Un infinito gioco di matrioske sia narrativo che strutturale con uno stile stupendo, semplice nella sua complessità riescono a trasmettere e a lasciare nel lettore una sensazione di appagamento, di istantaneo e etereo senso di comprensione assoluta dell'universo e del senso della vita, ma che scompare in un attimo, in un secondo, lasciando prive di concretezza le mani che stringono solo del fumo, unico testimone di qualcosa di così impalpabile da ritornare immediatamente nell'incomprensibile.

Consigliato, a chiunque si appresti a scrivere, poiché è un'opera che scardina le strutture interne del romanzo, ma allo stesso tempo utilizza ogni strumento, con magistrale perizia, a sua disposizione per creare ogni tipo di forma narrativa e di genere, si spazia dal romanzo storico, al giallo, dal poliziesco al romanzo rosa per passare dalle mille e una notte per finire ai lunghissimi elenchi mai fini a se stessi.

Buona lettura!
4350 giorni fa
 
silvia toccafondi
Sto giungendo alla fine di quest'avventura e il quadro generale, tassello dopo tassello, è proprio il caso di dirlo, si fa sempre più chiaro e il senso di tutto, la chiave di lettura si capisce, è proprio nel titolo. Quelle istruzioni per l'uso della vita non sono altro che l'esperienza di altre vite, che si intrecciano e rendono reale tutta la costruzione artificiosa e studiata a tavolino. La vita si trova ovunque in questo condominio fatto di mura e mattoni, ma allo stesso tempo di emozioni e di ricordi e ogni oggetto inanimato racconta una storia, si fa portatore di altre vite e altre storie.
Un esempio che ho letto proprio oggi: un uomo che accorda i pianoforti si trova a lavorare nello stabile, il suo nipotino decenne lo accompagna, è un discolo è la signora non lo fa entrare in casa, così si mette a leggere sulle scale un giornaletto in cui è raccontata una storia che ci viene narrata. In questo esempio ricorda davvero tanto le mille e una notte il cui omaggio è ancora più esplicito per forma, ambientazione e lessico in "Storia del sellaio della sorella e del cognato" tipico titolo che pullula nella raccolta di racconti.
Non sono descrizioni asettiche delle vite dei condomini, sono emozioni e ogni quadro descritto e sono descritti tutti i quadri nei minimi particolari, è rappresentazione del gusto o della situazione degli uomini che vivono quella stanza.
La figura del personaggio principale, non si può proprio dire protagonista, è poetica e metafora della vita stessa, ma mi pronuncerò in modo più appropriato una volta giunta alla conclusione che credo arriverà presto.
4352 giorni fa
 
silvia toccafondi
Il susseguirsi delle pagine si accompagna ad un numero incredibile di storie che si intrecciano e si ha, sempre più forte, la sensazione di star leggendo qualcosa di più grande, di più profondo di ciò che appare.
4354 giorni fa
 
silvia toccafondi
Di stanza in stanza conosciamo sempre di più gli inquilini di questo condominio e le loro vite si intersecano creando davvero un credibile e veritiero groviglio di storie. L'inizio è la presentazione di uno stabile e da lì si dirama il tutto. Lo stile è davvero incredibile, cambia al volgere delle vicende, per ritmo, lessico e profondità.
4357 giorni fa
 
Daniele Sannipoli
Ah, capisco!
4359 giorni fa
 
silvia toccafondi
Io penso che tu qualcosa tu abbia letto, anche Italo Calvino faceva parte del OuLiPo
4360 giorni fa
 
Daniele Sannipoli
Un'officina che è marchio di fabbrica. Non ho letto nulla di questi autori, ma ho ben in mente il loro modo di scrivere... il libro che stai leggendo si fa interessante...
4360 giorni fa
 
silvia toccafondi
Forse non tutti sanno che...
Perec faceva parte del OuLiPo (acronimo dal francese Ouvroir de Littérature Potentielle, cioè "officina di letteratura potenziale") formato da scrittori e matematici francesi che creava opere usando le tecniche della scrittura vincolata o a restrizione. Venne fondato nel 1960 da Raymond Queneau e François Le Lionnais.
4361 giorni fa
 
silvia toccafondi
Non ho letto molto, ma voglio riportare la quarta di copertina, dove c'è un commento di Calvino, "I cataloghi, le descrizioni, il racconto delle cose inanimate: questo aspetto è una caratteristica del libro e una ragione del suo fascino( uno dei capitoli più suggestivi il 74, è l'evocazione d'un mondo sotterraneo che s'intende sotto le cantine, nelle viscere della terra ( ma certo la sua presa di lettura sta nell'altro aspetto: il libro brulicante di storie, d'avventure, di delitti, d'indagini poliziesche. Non per nulla nel frontespizio dell'edizione francese sotto il titolo La vie mode d'emploi figura la dicitura Romans: "romanzi" al plurale. Ogni appartamento dello stabile cela un mistero, un dramma, una peripezia che si dirama nelle più esotiche contrade del mondo o trae erigine in epoche remote. L cento stanze diventano le mille e una notte.

Per caso sto leggendo anche le MIlle e una notte, un racconto ogni tanto, mi ero imposta di leggerlo tutto insieme, ma credo che sia molto più interessante leggerlo piano piano, poiché le varie .favole tendono un po' a rassomigliarsi. Il parallelo leggendo questo volume nasce spontaneo, poiché è proprio la concatenazione di racconti, personaggi di una storia che raccontano un'avventura di persone che hanno vissuto emozioni, sensazioni e eventi straordinari.

Le prime pagine sono di presentazione, si scoprono i primi appartamenti e le prime storie, lo stile per il momento è molto semplice, diretto, tipico dei racconti, ma si ha fin da subito l'idea che con l'andar avanti nella lettura le concatenazioni diverranno più complicate...
4364 giorni fa
 
Daniele Sannipoli
Come solito, io ti accompagnerò, estremamente incuriosito :-)
4366 giorni fa
 

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