L'urlo e il furore di William Faulkner
Pensavate di esservi liberati di me vero? Invece no!
Quasi d'obbligo dopo aver concluso L'Ulisse di Joyce intraprendere questa lettura che ne è una creatura. Infatti Faulkner ne ha attinto a piene mani, sviluppando ancora di più il flusso di pensiero che caratterizza lo stile di Joyce.
Quasi d'obbligo dopo aver concluso L'Ulisse di Joyce intraprendere questa lettura che ne è una creatura. Infatti Faulkner ne ha attinto a piene mani, sviluppando ancora di più il flusso di pensiero che caratterizza lo stile di Joyce.
Discussione iniziata da silvia toccafondi , 4482 giorni fa
Risposte
Grazie..non vedo l'ora che tu lo cominci così ne discutiamo :-) io l'ho amato così tanto....
Ho letto adesso la tua bellissima recensione, resa ancora più interessante da questa pagina. Grazie! Leggerò nei prossimi giorni questo romanzo.
Scusate l'assenteismo, ma qui da me ci sono circa sessanta centimetri di neve e sia ieri che oggi ero priva di corrente elettrica, ieri a causa di un albero caduto sul cavo che porta l'elettricità a casa mia e oggi per la rottura di due tralicci che portano la corrente a tutto il paese. C'è di buono che non potendo fare niente e costretta sotto le coperte a causa del freddo, poiché la caldaia non andava ho finito L'urlo e il furore!
Che dire, farò la recensione al più presto, ma questo è uno di quei libri che non raccontano solo una storia, la fanno vivere.
Se qualcuno lo ha letto credo che possa valere la pena discuterne, da un punto di vista narrativo, per la scomposizione di ogni schema, da quello stilistico e per come la riesce a penetrare nel profondo.
Che dire, farò la recensione al più presto, ma questo è uno di quei libri che non raccontano solo una storia, la fanno vivere.
Se qualcuno lo ha letto credo che possa valere la pena discuterne, da un punto di vista narrativo, per la scomposizione di ogni schema, da quello stilistico e per come la riesce a penetrare nel profondo.
Molto interessante, grazie per il tuo secondo diario di lettura. Aspetto i prossimi aggiornamenti!
Concluso il primo capitolo sono rimasta spaesata e commossa da una visione del mondo che ho sempre visto dal mio punto di vista. La realtà vista con gli occhi di un bambino , poi uomo, ritardato mentale. E' qualcosa di incredibile come la descrizione sia verosimile, come gli oggetti, il fuoco, le ombre assumano una dimensione diversa da quella che siamo abituati, ma soprattutto, il significato che assumono. La realtà, attraverso i suoi occhi diviene evanescente, ma forse oggettiva, priva di qualunque sovrastruttura. Faulkner rielabora l'immensa opera di Joyce per utilizzarne lo spirito e la totale libertà di forma, pensiero e concetti; la realtà non è raccontata con un senso cronologico chiaro, i ricordi, così come i pensieri erano affastellati per Bloom, passano da presente a passato senza soluzione di continuo, stordendo il lettore.
Caos è il termine che meglio definisce la prima impressione.
Faulkner assorbe Joyce e porta il flusso di pensiero a dei livelli estremi. Non solo i pensieri sono presenti, ma lo sono anche i pensieri del passato, descritti nella contemporaneità dei ricordi e delle impressioni. Le prime pagine sono difficili, soprattutto se non si è letto l'Ulisse, infatti ricordo che qualche anno fa lo avevo iniziato ma il tentativo naufragò. Oggi dopo una trentina di pagine riesco a stargli dietro.
Faulkner assorbe Joyce e porta il flusso di pensiero a dei livelli estremi. Non solo i pensieri sono presenti, ma lo sono anche i pensieri del passato, descritti nella contemporaneità dei ricordi e delle impressioni. Le prime pagine sono difficili, soprattutto se non si è letto l'Ulisse, infatti ricordo che qualche anno fa lo avevo iniziato ma il tentativo naufragò. Oggi dopo una trentina di pagine riesco a stargli dietro.
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