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Buongiorno, Ioana sono andata a sensazioni, pensa che mi ero posta come rilettura Cuore di tenebra! Era dai miei e quest'estate me lo sono portato a casa mia, in valigia pensando, illudendomi di leggerlo dopo. Cuore di tenebra mi aveva impressionato, davvero.
Giulio sì ricordo il passo, ma non ho ascoltato la canzone! Sarebbe stato un premio di grande valore, sono sincera. Sono stata assente, mi spiace, ma le condivise, sono d'accordo aiutano a guardare con un'attenzione diversa i libri. E poi leggere insieme è un percorso anche 'sentimentale', c'è quel gusto di leggere e pensare 'ma l' altro/a compagno/a cosa ne pensa? ". Ci incontriamo e ne discutiamo. Dal vivo chissà che bellezza, amici!
Mutis piace agli uomini... non saprei. A me i passi in cui parla di Flor piacciono così tanto, li trovo sinceri, reali, possibili. Ma non faccio testo io, perché sono una delle poche donne che adora Houellebecq. (scusate se lo nomino sempre, però... non posso farci nulla).
Giulio sì ricordo il passo, ma non ho ascoltato la canzone! Sarebbe stato un premio di grande valore, sono sincera. Sono stata assente, mi spiace, ma le condivise, sono d'accordo aiutano a guardare con un'attenzione diversa i libri. E poi leggere insieme è un percorso anche 'sentimentale', c'è quel gusto di leggere e pensare 'ma l' altro/a compagno/a cosa ne pensa? ". Ci incontriamo e ne discutiamo. Dal vivo chissà che bellezza, amici!
Mutis piace agli uomini... non saprei. A me i passi in cui parla di Flor piacciono così tanto, li trovo sinceri, reali, possibili. Ma non faccio testo io, perché sono una delle poche donne che adora Houellebecq. (scusate se lo nomino sempre, però... non posso farci nulla).
In "Cavalli selvaggi", quell'avventura western tra cowboy e pistoleri decisamente la vedo più maschile, un po' come le donne allo stadio, per fare un paragone azzardato. Ovviamente non vale per tutte le donne, per fortuna, ma non è da sottovalutare. Stessa cosa un po' con Mutis.
Giulio, l'ho pensato anche io, lo sai?! e qui mi collego anche a McCarthy perché ho trovato la stessa sensazione e sei stato molto agile a citarlo: ho trovato in entrambi i casi il contesto avventuroso molto più maschile, chiamiamolo così, verso il quale provavo poco interesse e sicuramente ha contribuito a tenermi più lontana, stessa cosa per la sua sensibilità nella quale, forse, un maschio si rispecchia di più. Nello stesso tempo, è curioso perché la stessa sensazione non l'ho provata con Conrad (ne in "Cuore di tenebra" e ne in "Tifone").
Ho fatto un breve giro in rete per leggere qua e là alcune recensioni e ho notato una cosa che volevo sottoporre, Marianna e Ioana, alla vostra riflessione. Mi sembra di aver capito (non prendetela, mi raccomando, in modo sessista...) che Mutis piaccia di più agli uomini che alle donne. Secondo voi, al di là dell'immediata e ovvia identificazione del lettore in Maqroll, che è un personaggio maschile, è possibile che in Mutis vi sia una sensibilità che lascia il pubblico femminile più tiepido e distaccato, alienandone la simpatia, che invece i lettori maschi spesso gli tributano in modo incondizionato e plebiscitario? Chissà, forse potrebbe essere un curioso argomento di dibattito (estendendolo magari ad altri autori, come per esempio Cormac McCarthy). A presto.