Martina
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Amici di Martina
marina
"E poi c'è il nostro tempo, in cui non si vive di sogni, ma senza sogni si muore" da "Piccole tracce di vita" di Andrea Melis
Clara
Sa è molto bella l’immagine di un proiettile in corsa: è la metafora esatta del destino. Il proiettile corre e non sa se ammazzerà qualcuno o finirà nel nulla, ma intanto corre e nella sua corsa è già scritto se finirà a spappolare il cuore di un uomo o a scheggiare un muro qualunque.
Lo vede il destino? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere.
(A. Baricco)
Lo vede il destino? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere.
(A. Baricco)
Gineisa
Molto spesso quelli che ti deludono sono coloro che ami di più...
Gineisa
Gineisa
Amarilli73
Ho fatto un sogno così violento
che ancora scosse elettriche
m’inarcano sul letto
Un sogno lento ma sublime
non c’era trama né soggetto
ma c’erano rose e c’erano spine
(SM May - The Leading Case of Love)
che ancora scosse elettriche
m’inarcano sul letto
Un sogno lento ma sublime
non c’era trama né soggetto
ma c’erano rose e c’erano spine
(SM May - The Leading Case of Love)
Alessandro Grelli
Versi sul retro di una banconota confederata
Priva di valore sulla terra del Signore
e pari a nulla nelle acque profonde,
simbolo di una nazione senza più ore,
conservala, amico, e mostrala ovunque.
Mostrala a quanti sapranno ascoltare
la vicenda che essa può narrare,
la storia di libertà, di un sogno ormai svanito,
di una nazione figlia del vento che soffiava infinito.
Via col Vento
Priva di valore sulla terra del Signore
e pari a nulla nelle acque profonde,
simbolo di una nazione senza più ore,
conservala, amico, e mostrala ovunque.
Mostrala a quanti sapranno ascoltare
la vicenda che essa può narrare,
la storia di libertà, di un sogno ormai svanito,
di una nazione figlia del vento che soffiava infinito.
Via col Vento
Mirko Leporati
E ha dovuto cambiare via perché la gente non vedesse le sue lacrime che non poteva più nascondere, perché queste lacrime non erano di quella notte, erano di tante altre: quelle che portava attraversate nella gola per cinquantuno anni, nove mesi e quattro giorni.
- Gabriel García Márquez
6 marzo 1927 – 17 aprile 2014
dal libro "L'amore ai tempi del colera"
- Gabriel García Márquez
6 marzo 1927 – 17 aprile 2014
dal libro "L'amore ai tempi del colera"
faye valentine
I don't care if Monday's blue,
Tuesday's grey and Wednesday too,
Thursday I don't care about you,
It's Friday I'm in love!
Tuesday's grey and Wednesday too,
Thursday I don't care about you,
It's Friday I'm in love!
Irene Z
Anche se ormai ho così poco tempo da non potermi mai godere il Qmondo, lascio un abbraccio ai miei cari qamici. Mi mancaaaateee! :(
Serena D'Isidoro
C'è qualcosa dentro di me
Che è sbagliato
E non ha limiti
E c'è qualcosa dentro di te
Che è sbagliato
E ci rende simili
Che è sbagliato
E non ha limiti
E c'è qualcosa dentro di te
Che è sbagliato
E ci rende simili
Nadia
Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare. (Oriana Fallaci)