Michele
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Amici di Michele
Domitilla Ganci
"Tenetevi gli uni accanto agli altri, ma non troppo vicini, così come le colonne del tempio si ergono a distanza, come il cipresso e la quercia non crescono l'uno all'ombra dell'altro."
Kahalil Gibran
Kahalil Gibran
Bruno Elpis
Albe nitide ed estreme si spalancano in ventagli d'impressioni e sprigionano luce sull'immensità dei nostri sogni trafugati dal giorno...
Nadia
Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare. (Oriana Fallaci)
Alessandro Grelli
Versi sul retro di una banconota confederata
Priva di valore sulla terra del Signore
e pari a nulla nelle acque profonde,
simbolo di una nazione senza più ore,
conservala, amico, e mostrala ovunque.
Mostrala a quanti sapranno ascoltare
la vicenda che essa può narrare,
la storia di libertà, di un sogno ormai svanito,
di una nazione figlia del vento che soffiava infinito.
Via col Vento
Priva di valore sulla terra del Signore
e pari a nulla nelle acque profonde,
simbolo di una nazione senza più ore,
conservala, amico, e mostrala ovunque.
Mostrala a quanti sapranno ascoltare
la vicenda che essa può narrare,
la storia di libertà, di un sogno ormai svanito,
di una nazione figlia del vento che soffiava infinito.
Via col Vento
Claudia
Questa è la parte del giorno che preferisco: la Notte. Silenziosa, rumorosa, limpida, nebbiosa. Puó mutare in base a ció che senti, in base a ció che pensi..puoi riservarti il lusso di decidere come e con chi vivrai, la Notte. Tutto tace e la maggior parte delle Cose è immersa nei propri sogni. Tutto è calmo, lontano dal ritmo caotico ed incessante del dí...di notte ogni Cosa è come la vedi...
wandererinbooks
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. (Alessandro Baricco)
Clara
Sa è molto bella l’immagine di un proiettile in corsa: è la metafora esatta del destino. Il proiettile corre e non sa se ammazzerà qualcuno o finirà nel nulla, ma intanto corre e nella sua corsa è già scritto se finirà a spappolare il cuore di un uomo o a scheggiare un muro qualunque.
Lo vede il destino? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere.
(A. Baricco)
Lo vede il destino? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere.
(A. Baricco)