Io ti guardo Io ti guardo

Io ti guardo

Letteratura italiana

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Elena vive a Venezia. Fa la restauratrice ed è impegnata a riportare alla luce un affresco in un palazzo storico della Laguna. L'arte è tutto il suo mondo, e proprio di questo la rimprovera Gaia, l'amica di sempre, che cerca di trascinarla ogni sera a una festa diversa. Ma Elena è fatta così, al caos della mondanità preferisce la tranquillità dell'amicizia con Filippo, che ha tutte le carte per diventare il suo uomo ideale. Almeno fino a quando arriva Leonardo, inquilino indesiderato nel palazzo in cui lei sta lavorando. Leonardo ha colto la vera essenza di Elena: dentro di lei è imprigionata una carica sensuale che solo lui potrà liberare. In un cammino iniziatico alla scoperta di tutti i sensi del piacere che ha una sola condizione: Elena non dovrà innamorarsi di lui. Ma questo patto crudele e impossibile li costringerà a fare i conti con una feroce verità: non si può combattere contro se stessi.

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Io ti guardo 2013-12-14 14:39:52 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    14 Dicembre, 2013
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Io ti guardo di Irene Cao

Ho letto la trilogia italiana di Irene Cao e mi è abbastanza piaciuta ( in ordine decrescente, dal primo al terzo, che è un pò troppo melenso e scontato) e decido di recensire il primo, in rappresentanza di tutta la trilogia. Ritengo che, quando ci si trovi di fronte a delle trilogie o ad altre serie di libri, non si debba neppure iniziare a leggerli, se non si ha intenzione di portare a compimento la lettura dell'intera opera. Altrimenti sarebbe inutile ( a meno che ci si trovi di fronte ad un lavoro così noioso o scadente, da non risucire proprio a proseguire...)
Questa è una bella storia d'amore e di sesso all'italiana. A questo tipo di romanzi il lettore non si deve approcciare aspettandosi di leggere un capolavoro di cultura classica o filosofica. Deve semplicemente liberare i propri sensi e lasciarsi trasportare dalla storia e dalla narrazione, come quando si inizia a vedere una bella commedia d'amore. Le descrizioni dei luoghi sono ben fatte ( l'autrice sa scrivere) e articolate, la lettura è scorrevole e la trama del primo romanzo interessante ( gli altri due continuano e sviluppano la storia iniziale). Il sesso è raccontato in modo non volgare ed è un sesso reale e sensuale, il sesso che ognuno di noi potrebbe vivere nella propria realtà quotidiana. In questo modo l'autrice dà la possibilità a chiunque ( parlo però soprattutto di donne, visto che la protagonista è femminile) di immedesimarsi nel personaggio principale. Ritengo che ognuno di noi debba leggere un pò di tutto ( certo, non i generi che proprio non sopportiamo), cercando di aprire la mente ad ogni tipo di esperienza che andiamo ad affrontare, cercando di partire senza pregiudizi. Detto questo, per quanto riguarda il filone dei libri leggeri, da Domenica pomeriggio, questo è un bel romanzo da leggere: carino, scorrevole e sensuale. Lo consiglio.

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Io ti penso, Io ti voglio, la Trilogia delle cinquanta sfumature, 90 giorni di tentazione, Diario di una sottomessa e tutto il filone dei rimanzi erotici
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Io ti guardo 2013-07-22 18:34:21 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Finalmente un erotico intinto in due dita di cultu

(Opinione scritta prima che uscisse il libro, letto in anteprima)

Ancora deve arrivare nelle librerie, e già è stata etichettata come la trilogia antagonista delle Cinquanta sfumature..... vogliamo voltare finalmente pagina e andare avanti? Vogliamo metter fine a questi obsoleti confronti? Bene, questa mi sembra l' occasione giusta per dare un taglio al passato (un anno ormai), scendere dai piani alti dei grattacieli americani, e tornare con i piedi per terra, con la curiosità di leggere qualcosa di nostrano, di non tanto lontano dalla realtà, e soprattutto ambientato nella nostra cultura!!!
Questo è il romanzo d' esordio di una giovane donna, che si è voluta mettere alla prova, senza l' intenzione di scrivere un capolavoro, ma una semplice storia d'amore e tormento, su un letto di sano erotismo e un pittoresco contorno di Calli veneziane.

1. Non approcciate alla lettura, con l'idea di trovare un surrogato di Mr.Grey (mi prude la lingua anche solo a scriverne il nome).
2. Lasciatevi andare alla narrazione, liberate i sensi e lasciatevi trasportare dalle sensazioni, la vista, il gusto e il tatto.
3. Non cercate quello che non c'è. Qui trovate una storia di passione realistica, senza effetti speciali, solo pura attrazione e curiosità verso sensazioni nuove tutte da sperimentare. E forse.... una storia che va oltre l' erotismo....ma questo lo scoprirete solo leggendo.
Iniziamo dall' ambientazione. Venezia, con i suoi scorci più famosi, ma anche quelli più nascosti, che l'autrice dimostra di conoscere (ha studiato proprio qui). Non ha tralasciato neanche il lato "metereologico" di questa città poggiata dentro il mare. E chi meglio di lei, poteva descrivere determinati e caratteristici fenomeni, come l' acqua alta e la nebbiolina che sale la sera e avvolge le calli e i canali? Durante la lettura, se vi lascerete trascinare, potrete ritrovarvi in mezzo ai turisti sul vaporetto o per le calli più frequentate.... la sera avrete la possibilità di frequentare la movida veneziana con aperitivo alla mano, o degustazioni speciali, create ad arte da uno chef che son sicura colpirà l' immaginario di più d' una lettrice... insomma il tipico spaccato di vita quotidiana nella fascia d'età tra i venticinqie e i quatantacinque anni... quell'età in cui se non sei sposato o fidanzato, hai tutta la libertà di assaporare la vita e tutto ciò che questa ti può offrire (se hai l' apertura mentale e psicologica giusta).
La caratterizzazione dei personaggi è stata secondo me uno dei punti forti di questo romanzo. Tutti hanno qualcosa di sè da raccontare. Elena col suo carattere introverso (nel quale molte di noi si rispecchieranno), che non ama apparire e cerca in tutti i modi di sfuggire alla vita mondana nella quale cerca di trascinarla la sua migliore amica Gaia, spirito libero che allieta la sua vita altresì spenta votata al lavoro e all'arte. Filippo il migliore amico di Elena, quella presenza importante che quasi tutte noi nella vita abbiamo cercato come faro nei momenti più tristi o nebulosi. E infine lui, Leonardo, l'uomo dal fascino carismatico, quello che incontri e non riesci più a toglierti dalla testa, quello che ti fa fare pensieri che non avresti mai pensato neanche di saper formulare, quello che forse ha il potere di far vacillare le tue certezze, mettere a nudo una parte "oscura" e recondita che non pensavi di avere. Un sole che scalda il bocciolo, facendolo aprire lentamente e brillare dei propri colori. Elena imparerà a scoprire il suo corpo e le sensazioni che da esso possono sprigionarsi impetuose, e senza rendersene conto, diventerà una donna più sicura e decisa.... ma tutto ha un prezzo, e prima o poi arriva il momento di pagare. E ciò che era nato per essere un fuoco passeggero, di quelli che ardono grandiosi e lasciano cenere dopo il loro passaggio, lascerà delle braci accese che uno dei due dovrà soffocare, per spegnere il fuoco che potrebbe riaccendersi più vivo e distruttivo che mai. Elena e Leonardo, due anime in cerca di qualcosa, che non ci è ancora dato sapere se troveranno.
Arriviamo all' argomento più atteso, l' erotismo.
Su questo punto potrei scrivere un trattato, ma Irene non ha colpa del mio punto di vista polemico verso chi, etichetta tutto ciò che racconta di Amore e sesso, con il denigratorio soft porn (o peggio ancora mommy-porn). BASTA! Sono stufa di sentir parlare di porno ogni volta che si parla di romanzi erotici....
In IO TI GUARDO, non ci sono pose circensi o pratiche di vario genere, ci sono intense scene di sesso, mai violente o volgari. Ci sono scene eroticamente reali (dipende poi dall' idea che uno ha del sesso che, può essere noiosamente didattico e, ne avrete un esempio anche qui, oppure sensualmente esplicito).
Non posso dirvi altro per non rovinarvi la lettura, ma posso sussurrarvi che, Irene ha reso una scena particolare e molto intensa, con una delicatezza ed eleganza che son sicura apprezzerete, nonostante molti di voi la troveranno fuori dai loro schemi.
Infine son certa che Irene Cao, non abbia mai avuto l'intenzione di scrivere un capolavoro o un romanzo che entrasse nella storia della narrativa italiana.... ma penso che in questa trilogia abbia messo una buona dose del suo cuore, e della sua femminilità. Le auguro con tutto il cuore di essere pioniera dell' erotico tricolore... e attraverso questa "lunga" storia d' amore, riesca a "far tornare in patria" tutte le erotic- addicted che son rimaste "intrappolate" nell' ascensore del grattacielo di Mr.Grey.
Non metterò le stelle alla fine di questa recensione perchè non voglio mettere limiti a questa nuova avventura intrigante e sensuale. Ripeto che stiamo parlando di un romanzo di esordio, scritto bene e mostruosamente reale, dove chiunque potrebbe trovare dei difetti.... l'autrice convince, riuscendo a farti entrare senza effetti speciali nella vita di questi vividi e realistici personaggi.
Che poi a qualcuno abbia dato fastidio un certo vizio della protagonista.... mi fa sbellicare dalle risate... ma come? Anastasia non è diventata famosa per il vizio di mordersi il labbro????

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A chi è stufo di MrGrey e surrogati con scarpa lucida Armani, limousine e carta di credito platino...
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Io ti guardo 2013-07-18 15:07:38 Sophie
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Sophie Opinione inserita da Sophie    18 Luglio, 2013
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110 e lode!

IL COMMENTO E' SULLA TRILOGIA COMPLETA
Fantastico! Complimenti Irena Cao, ma davvero complimenti!! Non so neanche da che parte cominciare per dire quanto mi sia piaciuto questo romanzo! Ho aspettato che uscissero tutti e tre prima di iniziare quest'avvetura e li ho divorati! È scritto in un modo molto molto fluido (dagli invidiosi e' chiamato anche povero o bambinesco) ma ti mette in sintonia più che essere difronte ad un'amica che ti racconta la sua storia dal vivo!La storia e' super originale, soprattutto dopo aver letto tanti romanzi simil-50sfumature,ad ogni episodio mi sono stupita di tanta freschezza, senza fare uso di ricchezze sfrontate, elicotteri, autisti, ecc... Con questo romanzo si fa un giro fantastico nella nostra Italia, e quasi mi sembra di esserci stata ed aver assaporato anch'io i momenti in cui la scrittrice si immergeva in questi panorami, in questi sapori per trarne questo libro! Le scene erotiche sono descritte con trasporto, senza assolutamente essere volgari,sono ben dosate ( non riproposte alla nausea come in 50 sfumature, es. Inseguiti da uno che li vuole ucciderlo col fiato sul collo, si fermano in un parcheggio e...non resistono..maddaiiii) niente ripetizioni inutili, niente paroloni, o eventi al limite della follia per scuotere il lettore. Questo romanzo e' vero, e' reale!I personaggi sono tutti "giusti" ho letto alcune recensioni in cui scrivevano " Filippo e' odioso" " Elena la timida che fa sesso"? No è una ragazza che diventa donna!penso che forse queste persone non hanno letto il libro per non averne così minimamente colto il senso!
Le battute che si scambiano i personaggi sono "vere" le stesse che sentivo dai miei amici e mi ci sono ritrovata appieno!come se fossi dentro al libro!posso solo dirvi di leggerlo senza farvi influenzare dalle recensioni e poi vedrete il vostro parere,so che alcuni non saranno d'accordo ma io la promuovo a pieni voti, infondo si sa le cose importanti creano discussioni!Evviva ad una scrittrice ITALIANA DEGNA DI NOTA

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Io ti guardo 2013-06-24 07:29:44 Nana79
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Nana79 Opinione inserita da Nana79    24 Giugno, 2013
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Tremendo

Prima dell'uscita del libro ho letto parecchie recensioni, interviste e anteprime che, devo ammettere, mi hanno incuriosita e invogliata a comprarlo. Ok, lo ammetto, ero in trepidante attesa e il giorno dell'uscita mi sono fiondata in libreria ad acquistarlo.
Per avere un'amarissima delusione.
Ammetto che la trama è diversa dal solito, per lo meno paragonata a ciò che del genere ho letto fin'ora. Ma è pesantissimo! Si passa di continuo a descrizioni di un'idolatrata venezia, alle paranoie di Elena a scene di sesso affettate e piatte come un'asse da stiro e più veloci della luce. Avevo letto che la parte emozionale era la più consistente ma gli unici sentimenti (?) che si trovano sono un vago senso di colpa della protagonista e quelli che provengono dal basso ventre. E un continuo tira e molla che, personalmente, mi ha fatto andare il latte alle ginocchia.
Parliamo ora dei personaggi (ATTENZIONE DA QUI POSSIBILI SPOILER)
Innanzitutto, anche qui, avrei da ridire. "Vi sono molti personaggi che intrecciano le loro storie e che vengono ben caratterizzati" (n.b. non ho riportato fedelmente il testo ma il concetto è quello). Ottimo! Mi piacciono tanti personaggi ben caratterizzati. Ce ne sono 3!!!!!! Filippo, Elena e Leonardo! Tutti gli altri sono riempitivi, compresa l'amica del cuore il cui unico scopo è migliorare il guardaroba di Elena.
Filippo: il vero terzo incomodo della situazione. Amico di Elena e innamorato di lei, le dichiara i suoi sentimenti prima di partire per Roma. I due decidono di non impegnarsi prima del suo ritorno ed Elena, pure continuando a dichiararsi innamorata di lui, fa di questa situazione il suo alibi morale (naturalmente, guardandosene bene dal dire la verità al povero Filippo che nel frattempo a Roma si fa i suoi mille castelli in aria). Filippo ha la caratterizzazione di una ciabatta. Carino, con la passionalità di un bradipo surgelato e la lungimiranza di un bambino di 1 anno.
Elena: che dire? La tristezza fatta a persona. In bilico tra Filippo e Leonardo (che fin da subito chiarisce che il loro è solo sesso senza coinvolgimento ma che a letto va come un treno - in tutti i sensi, vista la velocità delle sue prestazioni) non riesce a fare chiarezza nei suoi sentimenti (strano eh?) e non riesce a mettere fine a nessuna delle due storie, quindi se le tiene tutte e due, almeno per un pò. Diciamo pure finché più che fare una scelta, uno dei due le da il ben servito e lei corre tra le braccia dell'altro, perché magicamente capidce di amarlo. O più probabilmente perché non vuole rimanere da sola.
Leonardo: il bel cuoco dio del sesso. Su di lui niente da dire, è probabilmente il personaggio più sensato. Lui ha detto che vuole chr sia solo sesso e non si fa troppi problemi. Tanto, basta che schiocchi le dita ed elena è già li a scodinzolare.
Pessimo, pessimo, pessimo.
Oltretutto, per pura curiosità ho letto anche il secondo (facendomelo prestare, speravo in un miglioramento ma non mi andava di rischiare 15 preziosissimi euro per un altro pacco! ). Dico solo questo:al peggio non c'è mai fine. A buon intenditore poche parole.
Il linguaggio non è volgare ma vorrei mettere un appunto anche qui: ho letto che la Cao, riferendosi alla James ha sottolineato il fatto che usa un linguaggio semplice ma che d'altronde non è colpa sua, perché noi leggiamo la tradizione. Beh, mi sembra un tantino arrogante da parte sua. La sua trilogia non brilla certo per il lessico eccelso, vista l'ambientazione infila qualche termine tecnico qua e la ma se il libro venisse dato ad un bambino di 6 anni, non avrebbe certo difficoltà di comprensione. Peccato che non possa avvalorare la mia teoria con una dimostrazione pratica ma questo solo per la presenza di quelle che vengono definite scene erotiche.
La cosa più amara è che l'autrice ha dichiarato di non aver apprezzato 50 sfumature per la presenza del sesso bondage; secondo lei infatti, la sottomissione è denigrante per una donna e il sesso dovrebbe essere una libera scelta. Avrebbe potuto almeno prendersi la briga di informarsi del fatto che una sottomessa lo fa per scelta. Inoltre, non mi pare che la sua Elena sia meglio di Ana. Anastasia è una donna single, libera di fare ciò che vuole tra le braccia di chi vuole. Elena è una donna più matura (a detta della Cao ma a trentanni questa ragiona peggio di un'adolescente. ..) che tiene il piede in due scarpe creandosi alibi assurdi e non sa dire di no ad un amplesso (perché di amplesso e NON di far l'amore si parla) con Leonardo, in nessunissima occasione, anche se lui la tratta a pesci in faccia ed ha appena detto a filippo quanto lui sia importante.
Signorina Cao, le vorrei chiedere: è davvero convinta che questo non sia denigrante più che decidere di sottomettersi ad un uomo, che pur porta il dovuto rispetto, tra le lenzuola?

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