XX secolo, l'età della violenza
Saggistica
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Capire il Novecento
Scrivere un resoconto storico su un secolo non è cosa da poco. Si tratta di una vera impresa per ogni storico che intende adentrarsi negli eventi storici che segnarono un’ epoca. Affrontando un lavoro del genere si rischia non solo di sprofondare nella mole di informazioni da veicolare al lettore ma anche di sorvolare su dei particolari giudicati non essenziali per la sintesi storica di un secolo.
Nel affrontare questo arduo compito l’autore ha dimostrato tutte le sue capacità di sintesi e di selezione scegliendo con cura le informazioni da includere nel testo e quelle da scartare. L’autore ci da uno sguardo completo su un secolo, nel quale abbiamo avuto tra l’altro una serie di regimi dittatoriali e totalitari, nonché due guerre mondiali.
Il viaggio che intraprende il lettore inizia agli albori del secolo breve e continua fino alla sua fine. Nella prima parte si affrontano argomenti ben precisi: imperi e razze, Orient Express, linee di frontiera, il contagio della guerra, la tomba delle nazioni. Dai titoli dei capitoli di questa parte del testo emerge un indirizzo storico impostato dall’autore che può essere sintetizzato in questi termini: colonialismo, nazionalismo, imperialismo, protagonismo europeo.
Il lettore continua il suo vaggio attraverso il secolo anche nella seconda parte del testo a tappe scadenzate : il piano, popoli estranei, un impero di incidenti, difendere l’indifendibile, una pace mancata. Dando un' occhiata a queste tappe immaginate dall’autore possiamo avere un’ idea precisa della questione di fondo dibattuta dall’autore, cioè : il completo fallimento del sistema di scurezza di Versailles.
Nella terza parte l’autore si concentra sulla seconda guerra mondiale. Anche qui si viaggia a tappe: Biltzkrieg, attraveso lo specchio, assassini e collaborazionisti, le porte dell’inferno; Il punto di forza della narrazione dell’autore e la sua capacità di dare una visione non solo bellica ma anche politica ed ideologica del conflitto descritto con minuziosità.
Nella tappa successiva del viaggio attraverso il secolo breve il lettore si sofferma ad un punto ben preciso del percorso storico: la fine della seconda guerra mondiale ma non solo. Infatti l’autore pone l’accento sull’ osmosi dellea guerra, la disfatta militare del nazifascismo e del militarismo giapponese ( Kaputt) per poi dibattere sulla portata storica di questo conflittò di chiara matrice razzista e ideologica.
La parte conclusiva del libro è invece dedicata al declino dell’occidente e cioè: le guerre del terzo mondo e i rapporti est - ovest. Viene posta anche l’attenzione sul ruolo dei conflitti nel mondo, un mondo in evoluzione e trasformazione, come lo abbiamo vissuto negli ultimi anni del secolo scorso.
Gli argomenti trattati e le tesi esposte dall’autore sono sempre ampiamente documentate con resoconti di archivi storici e documenti.
Pur dovendo giostrasi attraverso innumerevoli eventi storici concatenati tra loro l’autore è riuscito a mantenere un discorso lineare e chiaro sopportato, dove si era reso neccessario, con particolari e approfondimenti che rendono la lettura più interessante e piacevole, in breve scorrevole per ogni lettore. È chiaro che si tratta non solo di un testo di divulgazione storica di alta levatura scientifica, ma allo stesso tempo il libro è accessibile a chiunque sia interessato di storia. Si tratta di una lettura che può essere giudicata da un lettore non esperto dell’argomento trattato piuttosto impegnativa, ma essendo un testo di divulgazione storica necessita di una dose di riflessione ed attenzione da ogni lettore anche da quello più esperto. Di conseguenza, il testo spinge ogni tipo di lettore a riflettere ed a trarre le proprie conclusioni.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con attenzione e rifelessione per capire il Novecento.