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Nel maggio del 1943, un bombardiere americano precipita nel mezzo dell'Oceano Pacifico: dell'equipaggio si salvano soltanto tre membri, uno dei quali è Louis Zamperini, figlio di immigrati italiani. Comincia così, con un minuscolo canotto alla deriva mitragliato dagli aerei giapponesi, l'incredibile storia di un eroe del Novecento: dopo aver percorso 3200 chilometri in mare, sbarcato su un'isola giapponese, per due anni passerà da un campo di prigionia all'altro, incontrando sadici aguzzini e misurandosi ogni giorno con la possibilità di essere ucciso, fino alla resa del Giappone e alla liberazione. Questa, per Zamperini, è solo l'ennesima prova di una vita avventurosa: giovanissimo delinquente di strada, aveva trovato nell'atletica leggera una via d'uscita, diventando campione di mezzofondo e partecipando alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Dal libro il film di Angelina Jolie.



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Unbroken 2016-06-28 08:01:07 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    28 Giugno, 2016
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Sono ancora un uomo

“Unbroken” racconta la storia di Louis Silvie Zamperini, figlio d’immigrati italiani, diventato il “Tornado di Torrance”. La sua storia è ricca e molto riflessiva ed è stata raccontata all’autrice Laura Hillenbrand dal protagonista stesso, venuto a mancare nel 2014.

Loius, o meglio Louie, fin dall’infanzia era sempre stato un ragazzino irrequieto, tanto da diventare nell’adolescenza un piccolo teppistello. Con l’aiuto del fratello Pete e della famiglia, riuscì a trovare la sua strada, ovvero l’atletica, diventando detentore del record sul miglio per tantissimi anni.

Come si può evincere dal titolo (il libro era gia stato pubblicato nel 2012 con il titolo "Sono ancora un uomo"), questa è una storia che parla di sopravvivenza, resistenza e soprattutto riscatto. Con lo scoppio del conflitto e la successiva entrata in guerra degli Stati Uniti, Louie si trovò a combattere su un fronte forse meno conosciuto, il Giappone, di cui poi divenne prigioniero.

Questo libro racconta una parte della storia che spesso preferiamo tralasciare perché è davvero difficile da affrontare, ovvero il destino dei prigionieri di guerra.

Laura Hillenbrand, per aiutare il lettore a comprendere meglio la situazione, ci accompagna in qualche digressione sulla cultura giapponese. Il Giappone è sempre stato un popolo molto coraggioso e dedito all’onore. Un popolo che si sentiva superiore e che vedeva la giustezza di comandare gli altri. Un popolo che credeva nel combattere fino alla morte e che meglio morire che diventare prigionieri, ora la domanda sorge spontanea, come potevano rispettare chi invece si faceva imprigionare?

Le descrizioni sono molto forti e l’accanimento nei confronti di chi vuol mantenere la dignità ancora più pesanti.
In questo libro, ovviamente, l’unico e vero nemico è il Giappone e sono stati omessi alcuni dettagli, come ad esempio il trattamento ricevuto da quei giapponesi presenti negli Stati Uniti che ormai erano più americani di altri.. Qui stiamo parlando della storia di un eroe americano raccontata da una scrittrice americana, da cui poi è stato tratto il film “Unbroken” diretto da Angelina Jolie.

La storia di Louie, come quella di moltissimi altri sopravvissuti, è davvero sorprendente; la biografia è arricchita con molte fotografie dell’epoca che rimandano ancora di più la mente del lettore a quegli anni.

Una lettura che consiglio con la consapevolezza che si tratta di un libro di oltre 450 pagine in cui non tutto sarà facile da digerire ma che sentire i racconti in prima persona da chi ha potuto farlo perché è tornato..è davvero emozionante.

""Se sapessi di dover rivivere quelle esperienze" disse alla fine "mi ucciderei"".

Buona lettura!

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