Summit Summit

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Da qualche tempo a questa parte il summit ha perduto le sue caratteristiche di incontro eccezionale ed è divenuto un appuntamento ricorrente nelle agende degli uomini di Stato. Ma vi fu una fase (mezzo secolo fra il 1938 e il 1985) in cui gli incontri al vertice hanno modificato, nel bene o nel male, il corso dei rapporti internazionali. David Reynolds ha deciso di studiare sei summit che gli sono parsi eccezionalmente importanti. Il primo è l’incontro quadripartito di Monaco del settembre 1938 fra Chamberlain, Daladier, Hitler e Mussolini. Il secondo è la conferenza di yalta, in Crimea, nel febbraio 1945, fra Churchill, Roosevelt e Stalin. Il terzo è l’incontro di Vienna nel 1961 fra John F. Kennedy, da poco entrato alla Casa Bianca e il leader sovietico Nikita Khruščёv. Il quarto è l’incontro di Mosca nel 1972 fra Richard Nixon e Leonid Brežnev. Il quinto è quello di Camp David, nel settembre 1978, fra il presidente americano Jimmy Carter, il presidente egiziano Anwar Al Sadat e il premier israeliano Menachem Begin. Il sesto è l’incontro di Ginevra fra Michail Gorbaciov e Ronald Reagan nel novembre 1985. Nessuno di questi incontri ha prodotto effetti miracolosi, ma il quarto, il quinto e il sesto hanno contribuito a un certo miglioramento dei rapporti internazionali. Ma grazie alla penna di Reynolds ciascuno di questi summit è un grande spettacolo popolato da uomini grandi e piccoli, potenti e meschini, abili e maldestri, riuniti per recitare insieme una tragicommedia in cui gli obiettivi ideali si confondono con gli interessi nazionali e le ambizioni personali.



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Summit 2012-01-09 17:28:25 misu
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misu Opinione inserita da misu    09 Gennaio, 2012
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Gli incontri che cambiarono la storia

Nella storia ci sono incontri diplomatici che cambiono il croso della storia. Questo libro prende in eseme alcuni incontri tra i potenti della terra che hanno segnato il destino degli eventi nel corso del XX °.
L’autore parte dalle Trattato di Versailles che disegnò gli equilibri tra le potenze dopo la fine della prima guerra mondiale. La conferenza di Versailles viene considerata dagli storici il punto di partenza di un cataclisma diplomatico avvenuto più tardi con la fine della seconda guerra mondile : l’ascesa della potenza americana, l’affermarsi dell’URSS e il inesorabile declino dell’Europa colonialista.
Ma quali conferenze diplomatiche segnarono il destino del mondo secondo l’autore dell’libro? Monaco 1938,Yalta 1945,Vienna,1961, Mosca 1972, Camp David 1978, Ginevra 1985.
Prendendo in mano il libro il lettore intraprende un lungo viaggio attraverso i meandri della diplomazia internazionale e dei giochi di potere tra i potenti della terra di turno, Leggendo scopre i retroscena delle trattive e le astuzie diplomatiche messe in campo dai protagonisti, i grandi della terra. L’autore penetra con maestria nella psicologia di questi personaggi che avevano in mano il destino del mondo. Il lettore scopre così il mondo delle diplomazia internazionale, cioè la modalità delle trattaive: l’intransigenza, la moderazione, l’arte del compromesso ecc.
Con questo libro diventano più chiari certi asepetti più oscuri degli avvenimenti storici come lo smembramento della Cecoslovacchia avvenuto dopo i famigerati accordi di Monaco del 1938, o ad esempio la divisione dell’Europa scaturita a Yalta nel 1945, nonché l’accordo di pace tra l’Egitto e Israele del 1978, oppure l’incontro tra Regan e Gorba?ëv nel 1985.
L’ultima parte del libro viene dedicata dall’autore all’analisi del summit come metodo dipolmatico di trattative. In breve si esamina in quali circostanze i grandi della terra scelgono di incontrarsi faccia a faccia per dipanare l’intricata matassa dei rapporti internazionali.
Prendendo in mano il libro possiamo dunque porci questa domanda : il contatto personale diretto tra i capi di stato può portare ad una soluzione accettabile per entrambe le parti in causa? A questa domanda risponde l’autore nel suo libro esaminando con attenzione i sei incontri diplomatici che hanno segnato il corso del XX°.
In sostanza si tratta di una lettura interssante, piacevole e veloce con approfondimenti inerenti all’argomento trattato senza nessuna esagerazione di particolarismi che avrebbero potuto frammentare il discorso lineare e chiaro dell’autore. Ogni tesi esposta viene accompagnata da precisie fonti storiche che denotano il livello di copetenza dell’autore.
In conclusione un libro adatto a tutti coloro che si interssano di storia e di diplomazia internazionale. Un testo sicuramente da leggere con attenzione.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Si consiglia la lettura di un manuale di stroria contemporanea o del XX ° secolo.

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