Storie della Rivoluzione francese
Saggistica
Editore
Patrice Gueniffey è professore di Storia all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Tra le sue pubblicazioni La Politique de la Terreur (Gallimard 2003) e Le dix-huit Brumaire (Gallimard 2008). Questo è il suo primo libro tradotto in italiano.
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Il volto di una rivoluzione
Nel corso dei secoli accadono degli avvenimenti che incidono non solo particolarmente sul corso degli eventi di un paese o di un intero continente m anche sul destino dell’ intera umanità.
Uno di questi eventi che ha fatto la storia con la esse maiuscola è stata la Rivoluzione francese del 1789.
Molti storici del passato e del presente si sono cimentati a dipamare le ragioni che avevano in definitiva portato a quel combiamento epocale in termini sociali, economici, politici ma anche culturali che aveva sconvolto alla radice la Francia trasformandola come stato. Una nuova concenzione del potere politico ed economico prese forma in quei giorni rivoluzionari dando vità ad un nuovo modello di stato, quello borghese in Europa. Gli eventi del 14 luglio del 1789 hanno portato all’ affermazione dei diritti civili che sono diventati la base della democrazia odierna.
Il libro che abbiamo di fronte ripredne l’argomento della Rivoluzione francese affrontandolo però in modo diverso. Infatti non si tratta della cronologia dei fatti rivoluzionari riportati come spesso accade nei manuali di storia, al contrario, la rivoluzione ci viene presentata attraverso la lente della riflessione. Qual’è in sostanza il significato profondo della Rivoluzione francese? Come si è arrivati a considerala un mito? La Rivaoluzione con la erre maiuscola è davvero un mito in Francia e non solo lì? A queste domande risponde questo interessante libro scritto in modo magistrale da Patrice Gueniffey che senza alcun dubbio nel esaminare i fatti storici dimostra una notevole padronaza scientifica dell’argomento trattato.
Scorrendo i titoli dei capitoli dopo un introduzione ( La Fayette o vincoli ciechi del liberalismo;La difficile invenzione del voto; Concludere la Rivoluzione?Barnave e i Foglianti; Violenza e Terrore nella Rivoluzione; Robespierre, un itinerario; La caduta della Repubblica termidoriana 1795-1797; Joseph de Maistre, la Rivoluzione e la Francia; Brumaio, un colpo di stato quasi perfetto;) risulta chiaro che l’itinerario di lettura presentato in questo libro non è quello tipico o classico dei testi di saggistica che appaiono spesso nelle librerie. Al lettore viene presentato un processo di evoluzione degli eventi ovvero viene presentata la difficoltà incontrata dai protagonisti della rivoluzione nel concigliare la teoria illuminista con la pratica. In sostanza il problema di fondo presentato nel testo può essere sintetizzato in questi termini:
Quali erano le difficoltà presentate si dopo la cadutà della monarchia assolutista in Francia?
Il processo di trasformazione dello stato e della società come era quella francese dell’epoca poteva essere portato avanti in modo pacifico o si doveva inevitabilmente ricorre alla violenza ed al terrore per consolidare le nuove istituzioni statali minacciate dall’esterno e dall’interno?
Ed ancora l’avvento di Napoleone Buonaparte era davvero inevitabile oppure era la logica conclusione dopo un periodo di instabiltà politica, economica e sociale?
Ma Napoleone Buonaparte rappresentò davvero la restaurazione in una nuova forma del potere dello stato abattuto il 14 luglio 1789?
La Rivoluzione francese può essere considerata ancora un mito?
Nel libro vengono riportati con precisione dettagli storici che sono inseriti in un discorso più ampio di valutazione e riflessione portato avanti con lo scopo di spronare il lettore interessato alla riflessione. Lo scopo di questo avvincente libro è quello di dare una lettura degli eventi rivoluzionari in una chiave diversa assolutamente non nozionistica, zeppa di date o riferimenti storici.
Il lettore che decide di affrontare la lettura di questo libro deve per lo meno avere un’ infarinatura storica della Rivoluzione francese per potere seguire il filo del discorso che spazia tra storia e scienze politiche. Le tesi espresse nel libro sono sempre chiare e limpide senza giri di parole superflui, dunque dirette al punto della questione. Il filo del discorso risulata perciò comprensibile anche se abbiamo di fronte un argomento per certi aspetti specifico.
In conclusione un libro sicuramente da leggere per avere un’ idea diversa della rivoluzione scoppiata in Francia.