Storia della Russia
Saggistica
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Un (interessante) bigino di storia russa
E’ vero che la Russia è entrata nella storia con un certo ritardo e i documenti dei primi secoli sono lacunosi, ma la compressione delle vicende dell’immenso Paese in trecento pagine scarse fa pensare che si potrebbe far precedere al titolo le parole ‘Introduzione alla’. Tanto più che oltre un terzo dello spazio è occupato dal Novecento, con la parabola del totalitarismo comunista analizzata in un dettaglio che sovente non è presente nella rievocazione dei secoli precedenti: l’esperienza sovietica è narrata con dovizia di particolari illustrandone gli effetti su tutte le componenti della società e sottolinenadone le eco, che in essa si possono rinvenire, del passato assolutismo zarista. Come detto, lo stesso discorso non si può fare per quanto riguarda i periodi più lontani nel tempo, per i quali rimane diverso il livello di approfondimento: se la cosa è scusabile per le origini, situate pressappoco all’inizio del secondo millennio dell’era volgare, meno comprensibili paiono quelle accelerazioni che a volte comprimono i momenti successivi, compresi quelli che vanno da Pietro il Grande alla fine dell’Ottocento, seguendo di preferenza l’evoluzione politica a scapito di quella sociale e culturale. Ciò non toglie che, considerando il volume come un primo contatto con un universo di cui conosciamo troppo poco e malgrado alcune cartine di quasi impossibile decifrazione, il libro risulti interessante e sappia far appassionare il lettore al suo oggetto grazie a una scrittura che evita ogni pedanteria e scorre con una più che discreta fluidità: per gli approfondimenti ci sono invece i numerosi testi che l’autore elenca nella sezione dedicata alle ‘ulteriori letture’ posta al termine del saggio.