Scintille
Saggistica
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Anime vagabonde e storie varie
Un libro di ricordi, ma anche un resoconto di viaggi con spunti di storia,politica,attualità e racconti personali.
Lerner con queste pagine rende omaggio alle sue origini, descrivendoci mirabilmente non solo i suoi familiari ma anche i tanti luoghi dove hanno abitato i suoi avi. Ci sono digressioni efficaci a riguardo dell'ex Galizia ebraica, ora Ucraina, terra d'origine dei ......suoi nonni paterni, passando x la Palestina, poi Aleppo in Siria, infine le pagine più importanti dedicate a Israele e soprattutto al Libano, nazione in cui è nato l'autore del romanzo.
Lo scrittore vuol far risaltare, in particolar modo da quest'opera, la sofferenza x il continuo vagabondare di tante anime sbattute da un posto all'altro a causa di conflitti politici e tensioni sociali, il termine ebraico che usa l'autore per descrivere queste situazioni è "gilgul".
La voglia di Lerner di riappropiarsi di personaggi e luoghi del passato fa sì che scaturiscano queste famose scintille, da cui il titolo del libro, fiammelle di speranza ma anche scambio di idee ,sensazioni,emozioni e pensieri tra persone che hanno tante cose in comune.
Mi hanno molto colpito, più di qualsiasi altra narrazione, le pagine i cui lo scrittore descrive delle bellezze del Libano, infatti volevo concludere la recensione riportando le impressioni di una signora libanese che dice a Lerner:
""Vede, io ho casa a Parigi, un passaporto francese, un marito ricco. Potrei andarmene in qualsiasi momento,ma...la mattina vado a sciare sulla Montagna e la sera mi godo il tramonto sulla spiaggia. Niente a che vedere con l'orribile pista di neve artificiale e con gli alberi pacchiani di Dubai, che pretenderebbe di fare concorrenza al mio Libano""
Bel testo molto profondo, con ottimi spaccati antropologici,umani e paesaggistici
Consigliato
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scintille
Che Gad Lerner fosse un fine intellettuale già lo sapevo,ma che scrivesse così bene è stata per me una felice sorpresa. A cavallo tra un reportage e una biografia, questo romanzo colpisce per la lucidità con cui vengono descritte le diatribe che da anni dividono e insanguinano il medio oriente, per l'introspezione delle dinamiche familiari e per il commovente omaggio a Bruno Schulz e a tutti coloro i quali persero la vita nelle innumerevoli fosse comuni che segnarono l'avanzata delle ss tra l'estate e l'autunno del 1941.