Scelte fatali Scelte fatali

Scelte fatali

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La presentazione e le recensioni di Scelte fatali, saggio di Ian Kershaw edito da Bompiani. La serie di eventi che segna l’inizio della Seconda Guerra Mondiale ha lasciato il mondo intero frastornato: in questo clima di incertezza, un ristretto gruppo di persone si trova a fronteggiare scelte decisive, da cui può dipendere il successo o la sconfitta. Ian Kershaw ripercorre la serie di decisioni fatali prese tra il maggio 1940 – quando la Gran Bretagna decide di continuare a combattere invece di arrendersi – e l’autunno del 1941 – quando Hitler appoggia la “Soluzione Finale” della Questione Ebraica. A Londra, Tokyo, Roma, Mosca, Berlino e Washington, politici e generali devono affrontare la crisi che sta per consumarsi contando su poche informazioni e gravi problemi logistici, economici e militari. Questo libro racconta i retroscena di quelle scelte, entrando nelle stanze del potere al cospetto dei leader di allora: la risposta combattiva di Churchill alla campagna francese, l’ordine di Hitler di invadere l’Unione Sovietica mentre Stalin presta il fianco all’Operazione Barbarossa, la politica degli aiuti militari portata avanti da Roosevelt, la scelta del comando giapponese di attaccare gli Stati Uniti pur prevedendone le nefaste conseguenze. Decisioni che hanno segnato le vite di milioni di persone e cambiato irrimediabilmente il futuro del mondo.

Ian Kershaw è nato nel 1943 a Oldham, nel Lancashire. Figlio di un tecnico della Royal Air Force, Kershaw ha insegnato Storia moderna a Manchester ed è professore all’Università di Sheffield. Tra i suoi libri, che lo hanno consacrato come uno dei massimi esperti di Hitler e del nazismo, Che cos’è il nazismo (1995), Hitler e l’enigma del consenso (1997), Il mito di Hitler (1998) e i due volumi della monumentale biografia di Hitler pubblicati da Bompiani (Hubris, 1889-1936 e Nemesis, 1936-1945) impostisi come testi di riferimento irrinunciabili sulla vita del dittatore e la parabola del nazismo.



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Scelte fatali 2012-05-11 19:09:13 misu
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misu Opinione inserita da misu    11 Mag, 2012
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Le decisioni difficili

Capire gli eventi storici è il compito degli storici, ma la storia non è solo costellata dagli avvenimenti, trattati o guerre. Anche le decisioni di singoli statisti assumono un particolare valore in determinate circostanze ed possono incidere anche sulle guerre. In breve tutte le decisioni non sono uguali.
Questo interessante libro, scritto da un esperto di fama mondiale affronta un particolare problema storico; le decisioni prese dai capi di stato, dittatori, primi ministri o presidenti dell’epoca nel prima fase della seconda guerra mondiale.
L’autore del libro prende in esame un determinato periodo del secondo conflitto mondiale: gli anni 1940 e 1941.
Prima di affrontare la lettura bisogna tenere persente che in quel periodo le due futrure superpotenze , Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica , non erano ancora coinvolte nel conflitto, anche se l’URSS aveva partecipatato alla spartizione della Polonia con la Germania nazista nel settembre 1939. Tenendo conto di ciò possiamo avventurarci nella lettura del testo.
Ogni capitolo illustra i retroscena di una decisione fatale. Si parte dalla primavera del 1940, quando il governo britannico decide di combattere, poi nello stesso anno Hitler decide di dare il via al suo piano d’invasione dell’URSS, nello stesso anno Il Giappone decide di espandersi ulteriormente in Asia e in fine in Europa Mussolini entra in guerra. Tra il 1940 e il 1941 il presidente F D Roosevelt decide di appoggiare la Gran Bretagna fornendole ogni tipo di aiuto, Stalin invece ancora nel 1941 sceglie di fidarsi di Hitler. Nello stesso anno F D Roosevelt sceglie di attuare una guerra non dichiarata fornendo aiuti a chi si oppone alle potenze dell’Asse, mentre nello stesso anno il Giappone decide di aprire le ostilità contro la potenza americana. Alla mossa nipponica sono legate le dichiarazioni di guerra Hitleriana e Mussoliniana agli Stati Uniti. Nello stesso anno , il 1941, Hitler prende la decisione di sterminare tutti gli ebrei in Europa.
Il precorso di lettura è scadenzato periodicamente, dunque il precorso temporale assume un particolare significato in quanto ci dimostra che gli avvenimenti storici non sono solo concatenati tra loro ma anche sono il risultato di una serie di decisioni prese nelle varie capitali dei paesi belligeranti. Da ciò risulta chiara l’ampia dimesione di una decisione presonale di un statista.
Arricchito da particolari ed informazioni storiografiche nonché citazioni interessanti, frutto di un’approfondiata ricerca dell’autore, il libro si presta ad una piacevole e scorrevole lettura. Senza alcun dubbio è arrivato nelle librererie un testo di alta levatura scientifica scritto però in modo tale da renderlo comprensibile ad ogni lettore interessato all’argomento.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con la dovuta attenzione per potere capire quali decisioni avevavono incanalato la seconda guerra mondiale su un determinato percorso.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...

Si consiglia di leggare testi storiografici sulla seconda guerra mondiale, in particolare è utile approfondire questi argomenti ; le potenze dell’Asse, l’alleaza angloamericana e il ruolo dell’URSS avuto in guerra.
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