Qualunque cosa succeda
Saggistica
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Un eroe civile
La vita dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca privata italiana di Michele Sindona, assassinato su richiesta dello stesso mediante un killer italoamericano nel luglio del 1979.
Giorgio Ambrosoli, l”eroe borghese” descritto da Staiano, ci viene raccontato dal figlio con uno stile semplice e toccante, che vuole testimoniare l’esempio del padre, cercando di eliminare gli aspetti di “straordinarietà” della vicenda, ma con l’intento di richiamare l’importanza dello svolgimento del proprio dovere, anche quando le circostanze spingono in direzione contraria.
Umberto ricostruisce gli ultimi anni di vita del padre, citando brevi brani del suo diario e riportando lettere di Sindona, fuggito a New York e sotto richiesta di estradizione per bancarotta fraudolenta e altri reati finanziari, inviate a personaggi quali Andreotti o Cuccia, che colpiscono per l’arroganza e per lo stile mafioso di minaccia sottotraccia. Si tratta di un libro di grande testimonianza civile.
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Come mi batte forte il tuo cuore di Benedetta Tobagi
Guido Rossa, mio padre di Sabina Rossa
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Attuale
La storia si ripete, cambiano le facce, gli scenari, ma la storia è sempre la stessa. Più o meno era questa l'affermazione premonitrice, frutto dell'intuizione dell'avvocato Ambrosoli a proposito delle vicende che vedevano Michele Sindona al centro di diverse attività illecite e pericolose per la società. Singolare come quest'ultimo si difendeva strenuamente, insinuando di essere vittima della persecuzione politica di uno stuolo di magistrati comunisti. Che strano.
Il libro parte improntato con un padre che scrive una lettera ai propri bambini per spiegare, con la massima cura, una storia fatta di molte sfaccettature e di complicate relazioni sociali e politiche. Il corso delle vicende talvolta si complica al punto di dover rileggere alcuni passaggi all'inizio troppo intricati, ma nel complesso è abbastanza intuitivo. Un libro prezioso, che arricchisce chi lo legge e, allo stesso tempo, consegna alla storia uomini che hanno affrontato con coraggio e rettitudine la conservazione delle regole di buona civiltà ed hanno combattuto, non con le armi, ma con la legge i furbacchioni. Dovrebbe essere normale emarginare chi devia la società per i propri interessi e invece spesso chi si pone a baluardo delle regole deve farlo con estrema determinazione e coraggio e per mantenere dritta la barra ci vuole molto, qualche volta la vita stessa.
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gradevole
Uno spaccato della storia italiana degli anni '70 vista in retrospettiva dal figlio di un servitore dello stato abbandonato al suo destino dallo stato stesso. Cronaca scorrevole e appassionante, scritto in maniera semplice ma non banale. Da leggere