Saggistica Storia e biografie Nerone. Duemila anni di calunnie
 

Nerone. Duemila anni di calunnie Nerone. Duemila anni di calunnie

Nerone. Duemila anni di calunnie

Saggistica

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di "Nerone. Duemila anni di calunnie", opera di Massimo Fini edita da Mondatori. Amante delle belle arti e della scienza, Nerone fu anche un grande uomo di stato amato dal popolo. Ribaltando totalmente i giudizi degli storici avversi all'imperatore, un noto giornalista tratteggia un ritratto anticonformista e vivacissimo di un personaggio per secoli calunniato.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuti 
 
4.0  (1)
Approfondimento 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Nerone. Duemila anni di calunnie 2013-04-15 04:59:24 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    15 Aprile, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Riabilitazione

“Questo libro è dedicato soprattutto ai giovani perché, attraverso le menzogne sulla storia di ieri, sappiano riconoscere quelle, per loro certo più importanti, sulla storia di oggi.”
Questo pensiero, del tutto condivisibile, introduce il lettore a un trattato su un imperatore romano che a scuola, negli spettacoli cinematografici e perfino negli usi comuni è sempre stato considerato un pazzo sanguinario. Penso che molti noi ricorderanno la eccellente interpretazione di Peter Ustinov nei panni di Lucio Domizio, più comunemente conosciuto con il nome di Nerone, nel celebre film “Quo vadis?”.
A suo tempo ero un ragazzino e rimasi fortemente colpito da quest’uomo che alternava indifferentemente la passione per l’arte e la brutalità più esecrabile, una sorta di mostro che sotto l‘aspetto pacioso celava una crudeltà senza pari.
A scuola poi l’hanno sempre presentato come colui che incendiò Roma e che ne fece ricadere la colpa sui cristiani, sottoposti a un vero genocidio.
Non ho mai messo in dubbio questa versione dei fatti, dato che aveva l’ufficialità dell’insegnamento, ma, se avessi pensato che la storia è fatta a uso e consumo della classe dominante propria di ogni epoca, logicamente mi sarebbero sorti dei dubbi.
Infatti, quanto sappiamo di Nerone è frutto di due storici romani, Svetonio e Tacito, sulla cui onestà intellettuale vi è più di un motivo per ritenere che nella fattispecie non fosse cristallina, in quanto il primo era più incline ad accogliere i pettegolezzi senza verificarne la veridicità e il secondo faceva parte della classe senatoriale, tanto osteggiata proprio dall’imperatore folle.
Quindi, non prendendo più come oro colato i testi di questi due storici, considerati non propriamente attendibili ed esaminando con spirito critico ogni avvenimento dagli stessi narrato, la moderna storiografia ha ridisegnato completamente la figura di Nerone, dandone un quadro opposto a quello per tanto tempo propinatoci.
Massimo Fini è riuscito, sulla base degli studi aggiornati degli storici, a raccontarci la vita di quello che probabilmente è stato uno dei più grandi imperatori.
Il tutto non è frutto di un’ opinione personale, perché sono ampi e documentati i richiami ai testi utilizzati per la stesura del libro.
Il grande pregio dell’autore è stato quello di aver saputo coordinare gli elementi delle fonti, dando vita a un saggio che ha lo svolgimento di un romanzo, pur non lasciando nulla alla fantasia.
E’ una lettura facile e anche coinvolgente, il che dimostra come la storia possa costituire, oltre che un accrescimento culturale, anche un piacevole passatempo, insomma, come avrebbero detto gli antichi, un vero e proprio “jucunde docet”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura