Memorie di una ragazza per bene
Saggistica
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Simone de Beauvoir (Parigi 1908 - 1986) compí i suoi studi letterari e filosofici alla Sorbona. L'incontro con Sartre, che le sarà compagno per tutta la vita, è del luglio 1929. Gli anni della guerra e del dopoguerra furono fervidi di battaglie politiche, incontri e esperienze, come l'esordio della rivista «Les Temps Modernes» e l'amicizia con Camus, Leiris, Giacometti, Genet, Vian, Nelson Algren.
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Mémoires d'une jeune existentialiste rangée
Primo volume del colosso autobiografico. Opera noiosa, lunghissima se letta unicamente nella primaria chiave memoriale, ma Simone opera in ben altri settori. La messa in gioco della propria vita, azzardata (potrei dire) in una storia letteraria in cui di donne- scrittore si sa ben poco, è l'espediente per la riuscita di una massiccia opera esistenziale: cosa più dell'esistenza può "creare" l'esistenzialismo? Non sarà la prima volta che Madame metterà la propria esistenzia al servizio del romanzo esistenzialista: se ne servirà anche per il suo capolavoro, Les Mandarins, campo minato in cui giocherà con l'esistenza degli altri, primo fra tutti Camus, che dal movimento ne uscì (con Le Mythe de Sisyphe) ancor prima che Sartre se ne saltasse fuori con La Nausée. Che dire dell'autobiografa? Sottile, lucida, fredda, rigorosa, sembra che nulla la riguardi personalmente. Unico, grande e vero scrittore esistenzialista, più ancora di quel Sartre che valeva solo nella teoria.