Saggistica Storia e biografie Le vie del sale nel Tirolo storico
 

Le vie del sale nel Tirolo storico Le vie del sale nel Tirolo storico

Le vie del sale nel Tirolo storico

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La presentazione e le recensioni di Le vie del sale nel Tirolo storico, opera di Fiorenzo Degasperi pubblicata da Curcu & Genovese. Su queste vie transitavano gli eserciti romani, poi quelli che scesero dal nord, chiamati barbari assieme alle loro famiglie, alla ricerca del sole, di una nuova vita, di nuovi orizzonti. Vie calpestate da santi e missionari, attraversate da artigiani e, soprattutto, da commercianti. Questi ultimi portavano le loro merci dal nord al sud, dal sud al nord, dall'oriente all'occidente, collegando il misterioso ed esotico mondo delle Indie con le terre dove il sole tramonta. E, dopo la scoperta dell'America, dall'occidente all'Europa, attraversando il grande oceano, considerato un tempo il confine estremo della vita. Le Alpi, da qualsiasi parte le si osservi, sono una cerniera con cui fare i conti. Il territorio altoatesino, al limitare meridionale dello spartiacque della catena montuosa alpina che qui, nella sua parte centrale, trova diversi e assai frequentati valichi, è sempre stato terra di transito di uomini, di merci e di fedi. Agli inizi del XVII secolo si calcola che per il passo del Brennero siano transitate oltre 12mila tonnellate di merci. Tra queste merci assai diversificate si va dalla preziosa ambra alla lana, dai minerali ferrosi agli arazzi, ai cereali, al pesce, all'olio d'oliva, al vino, ecc. Spicca il sale, l'oro bianco. Prima il prezioso oro bianco arrivava in terra altoatesina risalendo le acque del lago di Garda e poi quelle del fiume Adige. Raccontare la storia del sale vuol dire raccontare l'Alto Adige e i paesi limitrofi e questa terra diventa quindi un simbolo che permette di riallacciare i legami talvolta interrotti tra gli esseri umani e la natura intesa in senso generale. Camminando, muovendo da sentieri, strade antiche e transitando da luoghi, si giunge a sondare le geografie della storia e delle leggende, dell'interiorità e dell'identità.



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Le vie del sale nel Tirolo storico 2014-01-12 11:10:53 Robbie
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Robbie Opinione inserita da Robbie    12 Gennaio, 2014
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Il sale che mosse il mondo...

Mi viene in mente - e sono ricordi di quand'ero ancora ragazzino - quel cartello ovale a sfondo bianco con il numero della rivendita e la scritta sali e tabacchi sotto l'emblema della Repubblica Italiana o quella “T”, a sfondo nero, riportante la medesima dizione e quello strano dubbio, che penso sia sovvenuto a tutti: “ma il tabaccaio vende pure il sale?” Indizi di un periodo ormai lontano (ma neppure troppo) in cui la distribuzione di tale elemento era importante per la società.

L'autore del libro ci porterà indietro nel tempo, quando il sale era un bene prezioso quasi quanto l'oro e veniva comunemente utilizzato come moneta negli scambi commerciali o come compenso per il lavoro svolto (da cui appunto deriva il termine ancora oggi in uso salario). In tempi remoti, l'utilizzo dell'oro bianco non era solo strettamente legato alla cucina, per insaporire i cibi (come oggigiorno), ma era un bene insostituibile e prezioso per la conservazione degli alimenti in un'epoca dove ancora non era stato inventato il frigorifero. Ampio fu l'uso del sale anche nella conciatura del pellame e nella tintoria.

Il libro ci fa scoprire un'autentica guerra per il controllo e la commercializzazione del sale marino proveniente dai territori della Serenissima e quello proveniente dalle miniere di Salzburg (che letteralmente vuol dire Castello del sale) e di Hallein in seguito. Ripercorre le innumerevoli vie del sale, i dazi e le dogane sorte lungo i percorsi, i Signori del sale che si arricchirono con la sua vendita o con il suo controllo, l'importanza che ebbe nello sviluppo delle città tirolesi che erano punti di sosta (con la creazione di una rete di Ballhaus) o centri di smercio del sale, la vita grama e pericolosa dei carradori che trasportavano il sale a dorso di mulo o trascinando carretti, il contrabbando in alternativa alle sempre maggiori e più esose gabelle

Perfino per la Chiesa e la religione il sale assumeva un'importanza rilevante: il sale era un formidabile elemento contro il male in tutte le sue forme, scacciava e proteggeva da diavoli, streghe ed esseri malefici e quindi è stato sempre utilizzato in benedizioni, cerimonie, esorcismi e processioni. Lo sapevate infatti che nell'acqua gregoriana vi era disciolto, oltre ad altri elementi, anche del sale?

Il libro è molto dettagliato, con tantissimi riferimenti locali, citazioni di leggende e interessanti documenti. Numerose foto testimoniano il passaggio e l'influenza del sale sul territorio tirolese e quanto oggi ancora rimasto a testimonianza di quei tempi. Un libro di saggistica veramente ben realizzato, rilegato con carta di buona qualità, moltissime foto a colori e qualche tabella che vanno ad alleggerire, ma anche ad integrare e completare la puntigliosa ricerca dell'autore Degasperi. Tale opera si avvicina quindi molto alla saggistica di tipo “nordico” dell'area tedesca, che non a quella italiana che spesso presenta saggi in brossura, su carta modesta, senza foto o con foto sporadiche in bianco e nero, che pur presentando magari un contenuto interessante e ben sviluppato, scoraggiano potenziali lettori non esperti dell'argomento.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Le vie del sale di Fabrizio Capecchi, a chi interessa la storia del Tirolo. Dati i molti riferimenti si consiglia comunque di avere una buona conoscenza del territorio tirolese.
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