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Le tre Germanie Le tre Germanie

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La presentazione e le recensioni di "Le tre Germanie. Germania Est, Germania Ovest e Repubblica di Berlino", opera di Michael Gehler edita da Odoya. La storia della Germania dal dopoguerra a oggi è la storia della Guerra Fredda, delle tensioni politiche ed economiche che hanno caratterizzato l'Europa per mezzo secolo. Dopo la sconfitta del Terzo Reich, la Germania ha conosciuto agitazioni continue che l'hanno portata alla necessità di reinventarsi. In questo libro Michael Gehler esplora il cammino della nazione tedesca a seguito della conferenza di Yalta, che la vede divisa in quattro zone rispettivamente controllate da sovietici, americani, francesi e inglesi. Nel 1949 vengono create la Repubblica Federale e la Repubblica Democratica, due stati contrapposti durante la Guerra Fredda sotto le influenze americana e sovietica, separati ideologicamente e psicologicamente. La costruzione del Muro di Berlino nel 1961, che divide fisicamente la città, è un duro colpo per l'unità dei tedeschi. Una lunga carrellata sulla storia di un paese che rappresenta il percorso politico di tutta Europa, fino alla caduta del Muro nel 1989 e alla riunificazione. Un libro ambizioso, prezioso per il suo giudizio sul nostro tempo. Un approccio inedito e originale, che procede osservando le diverse Germanie sullo sfondo della Guerra Fredda, dell'integrazione europea e delle relazioni internazionali.



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Le tre Germanie 2013-03-23 17:52:52 misu
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misu Opinione inserita da misu    23 Marzo, 2013
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Le Germanie

Lungo i secoli della storia europea la Germania è uno dei paesi che ha inciso in modo particolare sugli eventi storici del nostro continente segnado il destino di essi nel bene e nel male. Grazie alla sua posizione geografica, situata nel cuore dell’Europa, in pratica al centro del continente, il territorio tedesco assunse un particolare valore strategico negli equilibri delle potenze storiche europee di turno lungo i secoli.
Nel XX°secolo la Germania fu determinate per lo scoppio di due guerre mondiali. Secondo gli storici la seconda guerra mondiale fu in sostanza il secondo atto o la continuazione venti anni dopo della prima guerra mondiale.
Dopo il crollo della Germania guglielmina e dopo l’imposizione alla Germania del trattato di pace di Versailles nel 1919 la nascita della Repubblica di Weimar fu il tentativo di costruire uno stato democratico tedesco basato sulle regole parlamentari tipiche delle democrazie compiute anglosassoni e francese. L’ avvento del nazismo interuppe questo esperimento di edificazione di uno stato tedesco non autoritario. L’autoritarismo tipico dello stato prussiono, fautore dell’unificazione tedesca nella seconda metà del XIX° secolo, fu praticamente ulterirmente potenziato da Adolf Hitler. Alla centralità della figura del Kaiser controbillanciata però dai poteri del concelliere nella Germania guglielmina, Adolf Hitler introdusse il cosiddetto Führerprinzip ovvero la figura del capo supremo: capo di stato, capo di governo, capo supremo delle forze armate. Con ciò snaturò la base dello stato tedesco trasformandolo in uno stato di polizia in mano ad una dittatura personale basata su un’ ideologia tatalitaria razzista.
La sconfitta della Germania nazista e la successiva occupozione del territorio tedesco da parte delle potenze vincitrici, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Francia e Unione Sovietica, aprirono la strada nel 1949 alla successiva formazione dalle rispettive zone di occupazione di due stati tedeschi : la Repubblica federale tedesca o Germania ovest e La Repubblica democratica tedesca o Germania est.
Durante la Guerra fredda entrambi gli stati tedeschi furono trasformati dai vincitori in rispettivi alleati. In sostanza la linea di demarcazione tra ovest ed est passava attraverso la Germania. Entrabi gli stati tedeschi, a sovranità limitata, diventarono una specie di vetrina di due modelli economici ed politici in contrapposzione tra loro. In questo contesto devono essere visti anche i rapporti tra Bonn ed Berlino est.
L’opportunità di rifondare lo stato tedesco su nuove basi, fu accoltà sia a Bonn che a Berlino est come la possibiltà concreta di potere dimostrare che un altro modello di stato tedesco era in sostanza possibile. Così a Berlino est si edificava lo stato scialista, mentre a Bonn si costruiva una democarzia parlamentare pluralista.
Questo libro mette a confronto le due Germanie. Il lettore vede la Gemania allo specchio, ma non solo anche la capitale tedesca Berlino viende considerata dall’autore un mondo a parte, se teniamo conto del suo status internazionale.
Il racconto storico dell’autore parte dal regime di occupazione, poi prosegue con la fondazione dei due stati tedeschi, la loro parziale integrazione internazionale e poi la loro completa integrazione nei due blocchi, quello occidentale e quello orientale. L’autore poi affronta il problema dei rapporti tra i due stati tedeschi tra reciproci sospetti e cooperzione con il contagocce per poi passare al dibattito della questione tedesca ovvero della runificazione della Germania. L’ultima parte del libro è dedicata alla Germnia unita.
Il testo è un tipico testo di divulgazione storica scritto con uno stile discorsivo che però offre al lettore solo un quadro generale di un periodo storico piuttosto coplesso non solo per la Gemania, ma anche per tutto vecchio continente. Le informazioni veicolate dunque sono per certi aspetti suffcienti per una compresione globale e generale del discorso storico che però poteva essere ulteriormente approfondito soprattutto per quanto riguarda il contesto internazionale, ma anche quello tedesco. Le informazioni sono condesate in capoversi zeppi di date e nomi che a nostro avviso rendono la lettura monotona e dispersiva. Il testo e troppo caricato di dati nozionistici e riscontri storici che potrebbero essere distribuiti più efficacemente in un testo più lungo. In sostanza l’autore mette alla prova la capacità di memorizzazione del lettore che si trova di pagina in pagina immerso in una mole di dati e riscontri storici che spezzettano la comprensione dell’ argomento trattato in quel segmento. Il testo è corredato da immagini che hanno lo scopo di illustrare l’argomento trattato, ma dato lo stile di esposizone storica carica di nozionismo scelta dall’autore,le immagini proposte perdono in efficacia illustrativa.
Per un testo che ambisce ad essere un testo di divulgazione storica di massa la mole dei dati veicolata finsce per disorientare il lettore che non riesce a trovare i giusti appigli, quelli essenziali o fondamentali per carpire il filo evolutivo degli eventi storici sotto esame in questo libro.
In conclusione un libro da leggere per soddisfare una curiostà storica sulla Germania del secondo dopoguerra, ma nulla di più.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...

Si consiglia di leggare un manuale di storia contemporanea, ma anche della Germania. Per capire l‘equilibrio postbellico tra le due Germanie è utile leggere qualcosa sul nazismo e sul movimento antinazista tedesco.
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