Le nuove BR
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LE NUOVE BR
L'inchiesta del giornalista Pergolizzi affronta con chiarezza e rigore-anche attraverso le lettere dal carcere dei brigatisti e le loro intercettazioni- il nuovo terrorismo brigatista che, pur rifacendosi a livello tematico e a livello di modus operandi alle vecchie brigate rosse, affonda le proprie radici politiche e sociali in un humus complessivamente differente e non rappresenta-a differenza delle br storiche-un effettivo pericolo per lo stato. Grazie alla professionalita' investigativa della Digos,dei Ros e dei Ris e naturalmente della magistratura italiana -ed in particolare di Salvini e della Boccassini-e' stato possibile smantellare rapidamente l'affermarsi del nuovo brigatismo. Collocato geograficamente soprattutto tra Milano e Padova-con legami stretti con gli esuli francesi e con alcune delle principali strutture omologhe svizzere- gli obiettivi presi di mira erano altamente simbolici -magistrati,giuslavoristi e politici-che dovevano essere eliminati attraverso il ricorso ad armi di calibro diverso(dalle pistole ai fucili di calibro 22 e 30 fino alle mitragliatrici tradizionali quali il kalashikhov e l'uzi ).Se l'estrazione sociale dei nuovi brigatisti-come d'altronde quella delle vecchie br-per quanto variegata- si polarizza tra la realta' operaia e la piccola-media borghesia,il contesto politico dal quale provengono e' ben circoscritto poiche' si concentra esclusivamente all'interno dei sindacati-Cgil e Fiom- e all'interno del centro sociale “Gramigna”di Padova.Se l'infiltrazione all'interno della realta' lavorativa del precariato aveva il solo scopo di strumentalizzarla dandole uno sbocco eversivo,le tematiche antiimperialiste,antiatlantiche- e in particolare antiamericane e antiisraeliane- costituiscono veri e propri elementi di continuita' ideologica sia con il passato che con il movimento no global almento tanto quanto la difesa ad oltranza di tutte le principali organizzazioni terroristiche internazionali verso le quali manifestano apprezzamento e solidarieta' politica.A parte il centro sociale “Gramigna”-che l'autore considera una vera e propria incubatrice del nuovo terrorismo dal momento che il loro radicale rifiuto della democrazia rappresentativa li conduce alla necessita' di attuare la lotta armata -e a parte il ruolo storico della citta' di Padova-che diede il battesimo a Negri-,le organizzazioni eversive smantellate sono state il Partito comunista politico militare-aderente alle linee programmatiche di Seconda posizione formazione storica sorta a seguito di una scissione all'interno delle br- e le Carc nate nel 1992 -ad opera di Giuseppe Maj-dalla unione di gruppuscoli trozkisti e dell'ex autonomia operaia. Inoltre le indagini degli inquirenti hanno permesso di giungere ai loro legami internazionali ed in particolare alle connivenze con la Stauffacher fondatrice della Struttura Rivoluzionaria svizzera e leader di Soccorso Rosso internazionale organizzazione sorta per legare la resistenza dei compagni nelle carceri a quella che si sviluppa all'esterno con la lotta operaia e che comprende anarconsurrezionalisti,marxisti,,movimentisti e simpatizzanti d'area.
GAGLIANO GIUSEPPE