Saggistica Storia e biografie La svastica nelle tenebre
 

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La svastica nelle tenebre

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Il saggio di Castelli parla del nazismo ma va oltre la comune conoscenza di un movimento politico razzista, responsabile dell’Olocausto e di altri terribili crimini contro l’umanità. L’autore ci fa scoprire in maniera approfondita il volto nascosto del nazismo e i motivi occulti alla base di molte decisioni e viaggi dei gerarchi di Hitler. Il testo esamina gli aspetti interni del fenomeno, svelandone il mistero. Si parte dall’Ariosofia e dalla Società Thule fino a rivelare la fonte luciferina della mistica, della tecnologia e dell’antropologia nazista. Un libro ricco non solo di storia e di orrore, ma anche di mistero e di magia. (Maurizio Maggioni)



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La svastica nelle tenebre 2008-02-03 00:07:08 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    03 Febbraio, 2008
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Nazismo magico

Tutti, più o meno, sappiamo che cos’è il nazismo, un movimento politico razzista responsabile di orrendi crimini contro l’umanità.

Il nazismo, contrazione del termine Nazionalsocialismo, è una forma mista appunto di nazionalismo e di socialismo totalitario.

Il testo base di questo movimento è il Mein Kampf scritto da Adolf Hitler, partendo dall’osservazione della disgregazione dell’impero austro-ungarico, attribuibile, secondo l’autore, alle diversità etniche e linguistiche. Ecco quindi la necessità di preservare la purezza e la cultura germanica e da qui il considerare la razza ariana, propria dei tedeschi secondo un concetto antropologicamente folle, quella superiore su tutte le altre.

Anzi, per evitare pericolose contaminazioni, i non ariani, trattati alla stregua di sub uomini, devono essere emarginati o al più servire come schiavi del grande Reich.

Alla base, però, di questa assurda ideologia c’è anche un misticismo che trae origini da diverse fonti, non poche antecedenti al nazismo, una sorta di sette segrete in cui l’elemento esoterico assume connotazioni spesso di malsana fantasia.

Marco Castelli, con questo bel saggio, ci svela l’aspetto nascosto del nazismo, le sue superstizioni miranti a trovare le giustificazioni plausibili di una dottrina per certi versi semplice, rozza, egoistica e violenta.

Così, senza approfondimenti particolari, ma comunque in modo esauriente, leggiamo dell’origine della svastica, delle motivazioni di fondo che animarono Dietrick Eckart nel creare il nazionalsocialismo, dei protocolli dei savi di Sion, della società di Thule e di tutta una serie di sette e di teorie sull’universo e sull’uomo che lasciano sbalorditi per le loro evidentissime incongruenze, ma che i potenti del terzo Reich considerarono attendibilissime.

Ci si muove in una sorta di terza dimensione dove l’illogicità manifesta viene a essere considerata del tutto verità, come per la teoria della terra cava o della formazione dell’universo per l’antitesi fra il calore e il ghiaccio, niente di più che opinioni di individui tarati mentalmente e non certo rappresentanti di una razza superiore.

Giustamente, a pagg. 120 l’autore sintetizza in modo perfetto queste basi occulte, scrivendo “ La magia, l’intuizione, il mito sono elementi che acquisiscono nel nazionalsocialismo una particolare rilevanza e sono posti sullo stesso piano della ricerca scientifica e della razionalità.”

E’ un libro che è quanto mai opportuno leggere, perché riesce a renderci l’idea di come tanta aberrazione sia stata possibile, di come l’uomo abbia potuto far emergere in modo così violento il peggio di se stesso.

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