La reliquia del Gran Maestro
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Niente di nuovo tutto di vecchio
Ci sono degli argomenti che anche per una semplicissima curiosità attraggono ed è impossibile non farsi coinvolgere in una lettura su esoterismo, reliquie, templari, Graal e via dicendo...
Questo è uno di quesi casi...un'opera il cui titolo è "La reliquia del gran maestro", Indagine sulla Sindone e i Cavalieri Templari.
L'argomento non è assolutamente approfondito, l'opera è condita da tante leggende che non ritrovano grande riscontro e che invece di far aumentare la curiosità del lettore lo annoiano, almeno nel mio caso.
Oggi dopo aver letto il libro sono ancora più confuso, almeno per quanto riguarda la Sindone, per quanto attiene ai Templari...niente di nuovo sotto il cielo.
Mi spiece aver ottenuto tali risultati anche perchè l'autore mi pare una persona professionalmente competente ma in questo caso non ha centrato tanto l'obiettivo.
Il mio giudizio è di sicura delusione e niente altro.
Buona lettura a tutti (di altro).
Il Syd
Indicazioni utili
Genialata double face.
Ci sono i misteri e gli uomini che fanno di tutto per alimentarne il mito-paradosso.
Massimo Centini, indubbiamente, è uno di questi uomini.
La Santa Sindone è un tema interessantissimo che investe molteplici discipline; per me ad esempio il Sacro Lenzuolo significa leggere il professor Baima Bollone.
Ma qui siamo di fronte al genio, e genio sia.
Chi è l'uomo della Sindone? Semplice, Jacques de Molay, ultimo Maestro (il "Gran" è termine aggiuntivo ottocentesco che nel medioevo non si usava) del Sacro Ordine dei Templari.
Come Centini sia arrivato a questa conclusione, credetemi, non l'ho capito. Vi basti sapere che all'interno del libriccino sono contenuti elenchi di laboratori d'analisi che semplicemente non esistono.
Ma in questa maniera, senza dubbio, Centini ha colto due piccioni con una fava.
La Sacra Sindone da un lato e i Templari dall'altro.
Buon divertimento.