La grande strategia dell'impero bizantino
Saggistica
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Non solo strategia
Ottimo libro, non solo per gli appassionati di storia.
Luttwak si dimostra un profondo conoscitore di storia bizantina, e ottimo divulgatore: con rigore quasi accademico mette il lettore in contatto con le fonti militari dell’epoca, ma il risultato non è affatto noioso. Le pagine dedicate a come si costruisce e usa un “arco composto”, ad esempio, possono sembrare eccessivamente numerose, ma chi volesse affrontarle scoprirà poi di averle divorate quasi senza accorgersene. Ho trovato estremamente interessante la ricostruzione di alcuni momenti fondamentali nell’evoluzione dell’Impero Bizantino che raramente vengono analizzati con tanta precisione: perché delle due metà dell’Impero una si dimostrò più vitale dell’altra? Come mai la riconquista dell’Impero Romano d’Occidente fallì? Come riuscirono i Bizantini ad annientare l’Impero Sassanide? Cosa permise all’Impero Romano d’Oriente di divenire uno degli stati più longevi (se non il più longevo) della storia?
Le informazioni sono combinate in modo tale da offrirci un saggio di strategia politica e militare estremamente piacevole, e di grande attualità. L’autore infatti non si affanna ad essere “politically correct”: fa trasparire le sue opinioni, e non rinuncia a fare paragoni diretti fra i fatti storici e il mondo contemporaneo. Ritengo che questo modo di fare sia estremamente apprezzabile, perché evidenziare le proprie convinzioni allontana il rischio di essere manipolatori nei confronti del lettore. Va notato che anche quando Luttwak è evidentemente “schierato” a favore di una parte, tratta l’altra con rispetto: cosa alla quale ormai non siamo più abituati.
Gli insegnamenti di strategia e di tattica sono infine preziosi, molto più vicini alla nostra cultura e utili di quanto si può trarre dalla lettura di "L'Arte della Guerra" di Sun Tzu. Quest’ultima opera, però, ha indubbi vantaggi agli occhi della maggior parte dei lettori: è estremamente più breve, e una conoscenza superficiale della cultura cinese è sicuramente più di moda di un approfondimento di quella bizantina. Peccato solo che di quei bizantini noi siamo i discendenti.
“La grande strategia dell’Impero Bizantino” è quindi una lettura estremamente consigliabile.
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OTTIMI PUNTI DI RIFLESSIONE
Libro sicuramente di interesse per tutti gli appassionati di storia bizantina e di storia militare.
Luttwak mostra una buona conoscenza del mondo bizantino, e ne trae conclusioni sicuramente interessanti, mai banali, anche se forse un pò "moderne" nel pensiero.
Le linee guida che Luttwak intravede nella strategia bizantina sono applicate tutt'oggi da molti stati in situazioni di guerra permanente coi vicini, e questo rende il testo ancora più interessante di un semplice resoconto storico.
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Mediocre.
Leggere Luttwak come politologo è come leggere Kagan...estremamente interessante.
Il problema insorge quando questi grandi (almeno per me) politologi si montano la testa e incominciano a tracciare, CON IL PENSIERO DI OGGI, le linee di fatto di un percorso storico.
Per quanto attiene l'Impero Bizantino i primi nomi che mi vengono in mente sono: Ostrogorsky,Ducellier,Dagron e tanti altri...tutta gente che quella realtà l'ha studiata fin nelle viscere per una vita.
Luttwak no: e mi fa sorridere, ridere sarebbe irriverente, quando paragona la riconquista di Giustiniano nel VI secolo ... all'ira funesta di Bush...nel XX!
Tutto questo è mediocre.
Non è da Luttwak.