La fine del comunismo
Saggistica
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Il comunismo nell’Europa orientale
Il libro ci da una panoraca degli avvenimenti che segnarono la fine del XX° secolo, cioè la fine del comunismo.Il testo è in pratica un bilancio storico venti anni dopo il crollo del modello sociale, politico ed economico comunista.
Il lettore che prende in mano il libro attraversa tre tappe distinte del percorso immaginato dall’autore intitolate: l’evento, l’analisi e l’interpretazione.
La prima parte del libro si concentra sugli eventi nei singoli paesi del blocco sovietico che avevano causato il crollo dei regimi comunisti al potere. La crisi dei regimi comunisti dell’est Europa viene spiegata dall’autore al lettore in modo semplice e chiaro. L’autore ha di proposito scelto di concentrarsi solo sui fatti chiave che scadenzarono le tappe della crisi del comunismo riuscendo nel suo proposito di scrivere una sintesi esaustiva del processo di disgregazione del comunismo. Al lettore vengono presentati i diversi scenari di lotta, creatisi nei paesi del blocco sovietico, tra chi era determinato a rimanere in sella e chi spingeva per ottenere dei cambimamenti, Si tratta dunque di una carellata di eventi , per loro natura complessi, descritti dall’ autore in modo tale da renderli comprensibili a chiunque.
Nella parte centrale dell’libro l’autore individua le ragioni della crisi del comunismo in Europa orientale ponendo l’accento su certi aspetti del blocco sovietico: i tentativi di rifome delle ale riformiste nei partiti comunisti, l’opposizone al regime della società civile, il nazionalismo, il contesto della guerra fredda e la staticità ideologica del modello sovietico. A questo punto una domanda sorge spontanea : il socialismo reale, imposto a tutti i paesi aderenti al blocco sovietico si concigliava oppure no con il bagaglio storico, culturale, economico e sociale di quei paesi? Attenendoci ai fatti esposti dall’autore risulta ampiamente chiaro che si trattò di una vera e propria forzatura politica, ideologica e sociale, nonché economica imposta dall’esterno, da una potenza con un bagalio storico, culturale, sociale ed economico del tutto diverso da quello dei paesi dell’Europa orientale.
Data la sua rigidità era possibile una riforma dall’alto del modello sovietico ? Questa ci sembra la domanda di fondo posta dall’autore in questa parte del libro. Il corso degli eventi ha domostrato che il tentativo di riforma tentato da Gorba?ëv non è riuscito per varie ragioni che qui non vengono ulteriormente approfondite dall’autore. Avendo secelto una forma sintetizzata e concisa di esposizione dei fatti è chiaro che l’autore ha dovuto operare delle scelte ben precise per non privilegiare un argomento a scapito degli altri.
Il libro si conclude con la riflessione sul destino dell’URSS. Il nuovo corso sovietico fu in pratica il promotore dei combiamenti non solo in Unione Sovietica, con il crollo del modello di stato socialista sovietico, ma anche provocò lo sfascio dei regimi comunisti fratelli in Europa orientale.
In sostanza il libro ci da una viosione completa di una fase storica avvenuta oltre cortina che cambiò non solo il destino dell’Europa dell’est, ma anche di tutto il continente europeo.
In conclusione un buon manuale per studenti universitari ma non solo.Un libro sicuramente da leggere per capire l’Europa odierna.