La caccia alle streghe in Europa
Saggistica
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Una questione storica complessa
Volevo consigliare questo interessante saggio scritto da Brian LEVACK insegnante di storia all’Università del Texas di Austin, specialista in storia della stregoneria in Europa e in Occidente in generale.
L’opera è divisa in nove corposi capitoli seguiti da un”altrettanto corposa bibliografia e note finali. La caccia alle streghe è forse la questione storica dove i disaccordi tra gli studiosi sono i più numerosi ed è un fenomeno solo europeo.
La credenza nella magia e nella stregoneria fa parte di quasi tutte le culture del mondo (Africa, America Latina, etc.), ma il sistema europeo di credenze di stregoneria è unico perché, sottolinea più volte LEVACK, è presente in esso la componente satanica . In altre parole patto col diavolo, infanticidio, volo notturno, anche cannibalismo. Tale sistema è stato definito e costruito da generazioni di teologi cristiani. Diciamolo: la componente della Riforma cattolica ha dato un forte contributo, ma non decisivo secondo lo storico, alla costruzione di tale fenomeno.
Sotto tale impulso la stregoneria da crimine spirituale diventerà secolare, con mobilitazione di tribunali laici, l’ammissione di tortura a scopo di estorcere le confessioni.
Il mago o la strega erano considerati eretici, anche quando i loro scopi, le loro azioni, erano benevole, perché le pratiche magiche davano al Male ciò che era dovuto a Dio. L’eretico era pur sempre un traditore e quindi col tempo divenne meritevole delle più aspre pene.
LEVACK adotterà il “concetto cumulativo di stregoneria” per indicare un sistema dotto di credenze, in cui il patto col diavolo è il fondamento giuridico dei processi, seguito poi dal volo notturno, dalla partecipazione ai sabba (con particolare enfasi sull’aspetto erotico). Lo studioso tra l’altro sostiene che senza la credenza nel sabba la caccia alle streghe sarebbe stato un fenomeno storico di portata molto minore.
Nei vari capitoli verranno indicate le figure più suscettibili di essere accusate di stregoneria, la reazione dei vari stati europei al fenomeno , le varie tipologie di tortura, i vari libri e trattati sulla magia che grazie all’invenzione della stampa divennero di dominio quasi pubblico.
In un’epoca definita da White “l’età dell’ansia”, per i vari processi di cambiamento demografico, politico, religioso il fenomeno della caccia alle streghe ha sicure basi psicologiche, insite nel grande mutamento sociale, dove il diverso, l’emarginato è considerato una figura ribelle e sovversiva.
Un saggio arricchente ed approfondito.