L'ultima eresia
Saggistica
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La Chiesa universale e l’ateismo di stato
Quale fu l’ultima eresia in Europa? L’ulitma eresia nel continete europeo fu l’ideologia comunista. Questo libro affronta i complessi e intricati rapporti della Chiesa cattolica con il potere comunista.
Il punto di partenza scelto dall’autore è il concetto di laicità ovvero il fenomeno della secolarizzazione inziato con le rivoluzioni borghesi. Dunque l’avvento di una nuova ideologia atea rappresentò un ulterire sviluppo della società secolarizzata. Nel corso del XX° secolo la Chiesa cottolica si trovò di fronte ad un nuovo modello di ideologia, società e stato. Come confrontarsi con esso? Scendere a patti e cercare il compromesso oppure apertamente osteggiare il comunismo come ideologia, come forma di potere e di modello ecomonico e sociale? La rivoluzione d’ottobre scoppiata nel 1917 in Russia aprì nuovi scenari per il cristianesimo non solo cattolico ma anche quello ortodosso. In altre parole la caduta dei Romanov avrebbe potuto rappresentare per la Chiesa di Roma un’opportunità di poter allargare la sua influenza ad Est toglindo spazio alla Chiesa ortodossa russa tradizionalmente legata alla figura dello zar, ma la vittoria del comunismo sovietico di fatto blocco ogni penetrazione religiosa nell’immenso paese sostituendo contempraneamente i simboli religiosi dell’ortodossia con l’ateismo di stato. A questo punto si aprì un serrato confronto tra il potere comunista e la Chiesa cattolica. Questo confronto diventò cruciale in Polonia, nazione con radicate tradizioni cattoliche che dopo il secondo conflitto mondiale finì a fare parte del blocco sovietico.
Nel suo confronto con il comunismo la Chiesa cattolica si trovò più volte in bilico : scegliere la fremezza o cercare il compromesso oltre cortina.
Ma quale spazio avrebbe avuto la Chiesa in un società oramai secolarizzata anche in occidente? A questo punto l’autore affronta il problema dei rapporti tra il cattolicesimo e la superpotenza amercana, diventata oramai arbitra della società secolarizzata in Europa occidentale.
L’ultima parte del libro è didicata al crollo del comunismo come sistema di potere nell’Europa orientale e nell’URSS. Qui l’autore inserice con maestria la figura determinate di Giavanni Paolo II° il papa polacco venuto dall’est per traghettare non solo la Chiesa nel secondo millenio ma anche tutta l’Europa occidentale ed orientale verso un' unificazione senza traumi e scossoni. Quale fu il ruolo della Chiesa in questo processo di tansizione in certe parti non violenta in altre invece purtroppo sanguinosa? A questa domanda risponde l’ultima parte di questo meraviglioso libro che ci fa viaggare attrevarso un secolo ricco di avvenimimenti che hanno cambiato la storia dell’uomo.
L’autore ci offre un dettagliato spaccato di questo confronto non solo ideologico ma anche spirituale e morale tra due diverse istituzioni agli antipodi tra loro. Con un linguaggio asciutto e semplice senza giri di parole arricchito con approfondimenti sempre inerenti all’argomento in questione l’autore riesce a ricreare con maestria i retroscena degli avvenimenti storitci trattati formendo così al lettore tutti i detagli necessari per indurlo alla riflessione ma senza creare una cofusione di particolarismi che avrebbero potuto disorientare il lettore rendendo la sua lettura più difficile e complicata.
Chiaramente abbiamo di fronte un testo di spessore scientifico di alto livello che però può essere preso in mano da chiunque sia interessato all’argomento.
In conclusione un libro da leggere per capire la storia del XX°secolo appena conluso.
Indicazioni utili
Si consiglia di leggere testi storici sulla storia della Chiesa sull’ideologa comunista e sulla Guerra fredda.