L'istruttoria L'istruttoria

L'istruttoria

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La presentazione e le recensioni di L'istruttoria, opera di Peter Weiss edita da Einaudi. L'inferno del maggiore Lager, del Lager per antonomasia, è disegnato nella sua estensione e profondità, le sue istallazioni descritte con rigore catastale, l'iter del detenuto, anzi dello Hüftling, se vogliamo conservare, come titolo d'onore, questa qualifica che ha accompagnato nella morte milioni di innocenti, minuziosamente tracciato, dalla sosta sulla banchina ferroviaria al forno crematorioi il modo con cui questo inventario è pronunciato, quasi se ne cogliesse per la prima volta la consistenza reale, oltrepassa di gran lunga il dato naturalistico, s'impone con la chiarezza conferita da una forza elementare. Ma il passato è solo una delle dimensioni dell'oratorio di Weiss: l'altra, meno avvertibile per la sua stessa mobilità e ambiguità, è quella del presente, del modo in cui quel passato è rivissuto, atteggiato. All'evocazione dei fatti compiuta dagli scampati, corrispondono le interpretazioni, le prese di posizione degli imputati e di molti «testimoni», che depongono a piede libero. Questo aspetto dell'Istruttoria, se anche meno emozionante, ha una forza di rivelazione, anzi di denuncia, stupefacente: reticenza, malafede, menzogna, viltà, cinismo, ottusità, sono caratteri dei despoti, dei boia, dei carcerieri di un tempo; la lezione che si ricava dal loro atteggiamento, certo favorito dall'indulgenza, dall'acquiescenza, quando non dall'appoggio attivo della società in cui oggi vivono, è in un certo senso, forse, piú drammatica di quella derivante dall'evocazione del passato. Non sono parole, quando si dice che Auschwitz continua ancora dentro e intorno a noi.



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L'istruttoria 2013-05-31 14:56:00 DieLuft
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DieLuft Opinione inserita da DieLuft    31 Mag, 2013
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Accertamento della verità

È un'opera teatrale basata sulle note che il giornalista Peter Weiss, prese durante il processo contro i crimini commessi dalle SS e dai funzionari del lager di Auschwitz. Il processo in questione fu il primo voluto dai tedeschi per giudicare i crimini da loro commessi; ebbe luogo a Francoforte e durò 2 anni, dal 1963 al 1965 (tanto quanto quello di Norimberga 1946-1948).
Ogni singola parola in queste pagine è stata veramente proferita, poiché Weiss, presente in aula, riportò su di un taccuino l'intero verbale. Il testo quindi non è stato toccato in nessun punto e nemmeno adattato per la sua rappresentazione teatrale.
La cosa che più colpisce di questo libro - oltre al suo contenuto - è il modo in cui sono sistemate le parole sulla pagina. Scivolano via, manca quasi totalmente la punteggiatura, le frasi si spezzano, si sospendono mentre i continui enjambement ti spingono più volte a fermarti e riprendere la frase da capo. Le prime righe danno l'impressione di essere metalliche, stridono perché la visione che abbiamo di una trascrizione è totalmente opposta al modo con cui ci viene proposta qui.
Il titolo "Istruttoria" non corrisponde esattamente al termine tedesco (die Ermittlung). "Indagine", "accertamento della verità" sono due termini che si avvicinano di più al significato reale. Vale spendere del tempo anche per analizzare il sottotitolo ("Oratoria in undici atti"). L'oratoria è un canto di voci maschili di origine medioevale con una grande valenza spirituale che, in un certo senso, stride con il termine giuridico. È simbolico il numero 11, che accostato al termine oratoria, ricorda la partizione in 33 canti della Divina Commedia dantesca. Le pene descritte poi si riallacciano perfettamente ad una visione dell'Inferno sulla Terra.
21 sono in totale le anime che popolano queste pagine: il giudice, il procuratore, l'avvocato difensore, 18 accusati e 9 testimoni. Degli accusati vengono citati i nomi mentre le vittime rimangono anonime e preferiscono essere chiamate tramite un numero identificativo (esattamente come succedeva dentro al lager). Grottesco che i testimoni siano la metà dei loro aguzzini come grottesco è il comportamento che questi ultimi tengono in aula.

Non spenderò una parola in più per consigliare questo libro. Credo che per il solo contenuto vada letto e come lui, tutti i libri sulle atrocità che gli uomini compiono sui loro simili.

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A chi è interessato a letture sul tema dei Lager.
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L'istruttoria 2011-02-13 10:45:37 Jan
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Jan Opinione inserita da Jan    13 Febbraio, 2011
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Die Ermittlung.

Ho voluto mettere a epigrafe il titolo tedesco perché, a guardar bene, la traduzione in italiano dello stesso scelta da Einaudi non risulta esaustiva.
Ermittlung infatti non è letteralmente "istruttora"...significa più fedelmente: "chiarificazione", "esperimento di verità" (Paul Auster, sic).
Peter Weiss compose questo Oratorio in undici canti scomponendolo idealmente lungo il tragitto della vittima verso la morte ed il dopo morte.
Questo lo rende un testo unico e, per certi versi, irripetibile.
L'undicesiomo canto, il mitico "canto dei forni", è uno dei momenti più alti della letteratura germanica.
Rappresentato in teatro parecchie volte (anche nella ex Jugoslavia devo riconoscere) non mi ha mai convinto molto se messo in scena.
Die Ermittlung va letta.
E con grande senso di tranquillità.
Weiss voleva, desiderava, imponeva addirittura un certo distacco da parte del lettore nei confronti di questa manifesta discesa agli inferi costruita su un impianto chiaramente dantesco.
Si contano su Die Ermittlung qualcosa come 7891 tesi di laurea soltanto in Europa.
Mi auguro che in molti vogliano leggere il testo.

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