Saggistica Storia e biografie L'Autunno del Medioevo
 

L'Autunno del Medioevo L'Autunno del Medioevo

L'Autunno del Medioevo

Saggistica

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di L'Autunno del Medioevo, opera di Johan Huizinga con introduzione di Ludovico Gatto. Con L’Autunno del Medioevo, Huizinga dimostra la forte continuità che lega l’età medievale al successivo sviluppo artistico e culturale del Rinascimento. Un’intuizione, quella di Huizinga, talmente innovativa da causare lo sdegno degli addetti ai lavori quando il libro, nel 1919, venne pubblicato per la prima volta. Da allora, l’opera di Huizinga è stata largamente rivalutata, non solo per il rigore storico che la sostiene ma anche per il fascino di una narrazione che non ha nulla da invidiare a un romanzo. Affascinante anche agli occhi del lettore non specialista, L’Autunno del Medioevo ha il merito di individuare nei riti dell’amore e dell’onore, nei simbolismi e nelle allegorie, nei miti e nelle leggende, quelle che sono le creazioni originali della civiltà medievale, a torto ritenuta oscura in rapporto ai fasti e agli splendori rinascimentali.

Johan Huizinga, nacque nel 1872 a Groningen, in Olanda, dove dal 1905 al 1915 fu titolare di una cattedra all’Università. Nel 1915 fu chiamato a insegnare a Leida e qui trascorse quasi tutta la sua esistenza di studioso. Fiero oppositore del nazismo, morì nel 1945 a De Steeg, nei pressi di Arnhem.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuti 
 
5.0  (1)
Approfondimento 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'Autunno del Medioevo 2011-08-11 15:03:07 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    11 Agosto, 2011
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I prodromi del Rinascimento

La storia è un susseguisi di eventi che sono concatenati fra loro e nulla accade per caso, ma trova le sue origini nel passato, in una continuità che non deve stupire, perché lenta, e mai improvvisa, è l’evoluzione dell’uomo. Così non è possibile pensare che esista una cesura netta fra il Medioevo e il Rinascimento, fra il periodo oscuro, di apparente degrado del primo, e il tripudio di luce del secondo, non sbocciato come per incanto, ma pur esso frutto di ciò che è avvenuto in precedenza.
Johan Huizinga ha così considerato il Trecento e il Quattrocento il tramonto della civiltà medievale, quell’Autunno del Medioevo caratterizzato dalla nostalgia per un mondo e un modo di vivere che andava scomparendo, in cui sempre era presente, con il suo memento mori, la morte, signora assoluta di un’epoca, in antitesi prevalente con la vita, quell’incombente senso di precarietà a cui gli uomini di quel periodo cercavano di sfuggire costruendo intorno a se stessi la dimora effimera, ma salvifica, del sogno.
Sono secoli caratterizzati da guerre di dominio e di religione, funestati dalla grande diffusione della peste nera che nell’arco di soli cinque anni (fra il 1347 e il 1352) provocò una vera e propria ecatombe, tanto che ne morì almento un terzo della popolazione europea. Eppure, di fronte ai pericoli sovrastanti, gli uomini dell’Autunno del Medioevo non trovarono nuova linfa nella religione, che presentò anzi un temporaneo declino con l’aumento degli agnostici e degli scettici, in un primo passo verso quella via che poi riconoscerà all’essere umano il diritto di vivere pienamente la sua esistenza e quindi un capovolgimento di quel memento mori, che altri non era se non un lungo periodo di preparazione al trapasso, come se l’esistenza avesse ragione di essere solo in funzione della morte.
E’ il Rinascimento che si avvicina, ci sono tutti i suoi prodromi, eppure esiste il retaggio del Medioevo più oscuro, in un contrasto assoluto fra forme di spiritualità di intenso e alto livello e le bassezze di gente pronta a gioire, come in uno spettacolo, nell’esecuzione di una sentenza, per non parlare poi della crescente dissolutezza e di una violenza fine solo a se stessa.
La crudeltà e il terrore tardavano a essere bandite, retaggio di quel concetto di morte sempre presente, al punto da considerare la fine di una vita la suprema ambizione sorta con la nascita, e le efferatezze, le esecuzioni così terribili, in un’ondata di supertizione da cui non era indenne la Chiesa, erano l’inconsapevole tripudio delle paure di ogni ora, dimenticate appena nella lunga agonia dei condannati. Questo atteggiamento non era un mors tua, vita mea, ma quasi un sacrificio propiziatorio alla dea imperante, alla Morte.
Huizinga ci offre un quadro di straordinaria bellezza, il ritratto di un’epoca spesso dimenticata, perché l’uomo preferisce i periodi di luce, e non di buio, del suo passato, ma, a proposito di luminosità, sono anni quelli trattati in cui il passaggio dall’ombra alla penombra, e poi a un timido chiarore, segue un percorso logico, un continuum che tanto spiega dell’avvento poi del Rinascimento.
Certo l’opera è un po’ datata (fu pubblicata nel 1919) e ricerche successive hanno affrontato, anche con risultati innovativi, questo periodo, ma ciò nonostante è ancor oggi uno strumento indispensabile per accostarsi alla storia e per approfondire gli studi sulle origini del Rinascimento, senza dimenticare, che pur nella completezza della trattazione, la lettura non risulta mai difficile e anzi è appagante per l’esperto e per il profano.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura