Incoronata pazza
Saggistica
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La regina ribelle
E' risaputo che la storia viene scritta dai vincitori e che quindi spesso ai posteri, non rimane che cercare di risalire faticosamente alla verità, seguendo elementi, indizi, carteggi, rari documenti salvati dalla distruzione, conservati in qualche monastero o archivio.
Gaia Servadio, affermata giornalista, compie una profonda ricerca storica, cercando di ricostruire la storia di Juana la Loca, ovvero Giovanna di Trastamara, passata alla storia con il soprannome “la pazza”. Ereditiera di un regno vastissimo, dalla Spagna riconquistata ai mori, alle colonie americane, dal napoletano alla Sicilia, alle Canarie. Madre di figure importantissime come Carlo V e Ferdinando I d'Asburgo, Imperatori del Sacro Romano Impero e di ben 4 regine, Giovanna é stata veramente una folle? una pazza da rinchiudere e non degna di governare? O era una regina scomoda che non doveva salire al trono?
Sulla base di vari elementi emerge la figura di una donna e regina “ante litteram”. A volte ribelle, pensava con la propria testa ed agiva poi di conseguenza. Era in disaccordo con i brutali metodi dell'inquisizione spagnola e si trovò ancora ragazzina, sposata ad un uomo, Filippo il Bello, amato in un primo tempo, ma poi a lei sempre più lontano per le sue infedeltà, per la sua sete di potere, per il suo carattere debole e facilmente influenzabile. Una giovane in terra straniera, sempre più isolata, regina suo malgrado al centro di giochi di potere più grandi di lei, contesa tra la casata regnante spagnola e quella degli Asburgo.
La lettura non è delle più agevoli, in quanto di stampo quasi giornalistico, più saggio storico che non romanzo storico. Il continuo citare date e riferimenti storici rallenta e appesantisce ovviamente il racconto sulla vita di Giovanna e rende il libro un testo usufruibile soprattutto da appassionati di storia.