I vinti non dimenticano
Saggistica
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I vinti non dimenticano
Un'attenta e dettagliata raccolta di testimonianze inerenti accadimenti ed episodi avvenuti durante la guerra fratricida in Italia dal 1943 al 1945, ma anche oltre fino al 1948; una guerra civile di una crudeltà immane dove le atrocità, le ingiustizie, gli odi, le vendette e rappresaglie furono perpretate da ambo le parti, da coloro che avevano ideali diversi, da coloro che si contrapponevano, ma anche all'interno di fazioni che perseguivano, almeno all'apparenza, lo stesso obiettivo. Tanti episodi, dunque, che non sono stati mai scritti nei libri di storia o, almeno, mai letti prima dal sottoscritto; due facce di una stessa medaglia incorniciata nell'assurdità della guerra che genera mostri e dimentica la "pietas" verso altri esseri umani. Un libro, quindi, di cui consiglio la lettura al fine di poter valutare altri punti di vista in merito al contesto storico in esame.
Indicazioni utili
Lo scopritore del filone d'oro...
Giampaolo Pansa è uno di quei vecchi cercatori d'oro del Far West che ha indagato la vena aurifera per una vita...per poi trovarla sotto i propri occhi.
"Il sangue dei vinti" non mi aveva colpito poi tanto, considerando anche la marea di inesattezze cronologiche, più che storiche, che contribuivano ad arricchire...il volume.
Eppure ero rimasto sereno, una cantonata si può sempre prendere.
Ma, perdonate, scrivere con gli appunti del primo libro importante, ed anche qui ci sarebbe da discutere, almeno 342 libri dello stesso tenore, per di più spacciandosi per storico, mi appare pressoché diabolico.
Viva un altro giornalista: Paolo Mieli. Perché? Almeno Mieli è laureato in Storia Contemporanea.