I bombardamenti aerei sull'Italia
Saggistica
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Colpire dall’aria
La seconda guerra mondaile fu un conflitto glabale in tutti i sensi. Da guerra europea il conflitto si estese in ambito globale interessando altri contineti come l’Africa settentrionale e l’Asia.
Lo scenario dei combattimenti tra i contendenti fu anche globale. Infatti la guerra fu una guerra terrestre, marittima ed aerea, perciò gli storici classificano il secondo conflitto mondiale con dei specifici termini : industriale, globale e totale. Con il termine industriale si intende l’apporto produttivo industriale ed agricolo nel conflitto dei paesi contendenti, mentre il termine totale indica gli obiettivi strategico militari, e cioè le truppe schierate sul fornte, le line di trasporto nonché la popolazione civile ovvero gli insediamenti urbani da colpire. Con l’ultimo termine, globale, si indicano le dimensioni spaziali delle operazioni militari e cioè: mare, terra, aria.
La guerra aerea era un’ importante componete della strategia bellica di tutti i paesi coinvalti nel confiltto senza eccezione. Nel caso angloamericano la guerra aerea assunse un valore particolare non solo militare ma anche di pressione psicologica sul nemico. In sostanza l’obiettivo primario nel caso dell’Italia era quello di costringerla ad uscire dal conflitto ovvero di arrendersi senza porre condizioni. La resa incodizionata era prevista per tutte le potenze dell’Asse senza eccezione.
Affrontando l’argomento della guerra aerea e dei bombardamenti bisogna tenere presente un importante fattore. Fino ai sbarchi angloamericani in Sicilia nel 1943 e in Normandia nel 1944 gli angloamericani non avevano truppe presenti sul suolo del continente europeo controllato dalle forze dell’Asse. L’ unica forza terrestre che si opponeva al strapotere nazifascista in Europa era l’Armata Rossa sul fronte orientale, perciò per colpire il nemico in Europa gli angloamericani avevano a disposizione una sola opzione : la guerra aerea ovvero il bombardamenti. Solo tendo conto di questo si può capire la logiaca della strategia angloamericana in Europa. I bombardamenti sulle città italiane preciò risultano militarmente e strategicamente comprensibili per il lettore che decide di prendere in mano questo interssante libro, dove l’autore affronta proprio questo argomento.
Nella prima parte del libro l’autore da al lettore delle nozioni teoretiche sull’ evoluzione della dottrina dei bombardamenti per poi passare ad illustrare le conseguenze pratiche di questa strategia in Francia, in Germania e in Italia. Nella seconda parte del testo l’autore esamina la questione di come il regime fascista si era preparato ad una guerra area del nemico. Nell’ultima parte invece il lettore prende visione delle conseguenze di tali bombardamenti sulla vita della gente comune.
È chiaro che abbiamo di fronte un testo di indiscusso valore scientifico di nicchia che può sicuramente suscitare interesse nei lettori di saggistica. Pur affrontando un argomento specifico il testo si presta ad una scorrevole lettura che però richiede la dovuta attenzione dal lettore. Il testo ci da una visione globale ed esaustiva della questione dei bambardamenti. Al lettore però vengono anche veicolate informazioni settoriali specifice che aprono uno scuracio sugli avvenimenti della seconda guerra mondiale.
In conclusione un libro da leggere con attenzione per potere riflettere sulle strategie belliche della seconda guerra mondiale.