I Balcani nella strategia politica dell'Occidente dalle guerre alla democrazia 1991-2010
Saggistica
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I Balcani: una storia complessa
Parlare in modo sintetico e esaustivo dei Balcani non è facile data la complessità del argomento da affrontare. Capire profondamente i Balcani con la loro complessità di etnie e religioni richiede da ogni autore uno sforzo notevole di approfondimento storiografico, etnolgico, sociologico, politologico ed economico. Presentare un argomento così complesso ad un lettore esperto, dunque informato sull’argomento, e ad un lettore completamente a digiuno di informazioni sui Balcani rendendo il testo comprensibile ad entrambi rappresnta una sfida per ogni autore.
A nostoro avviso questo libro da per scontate alcune nozioni non solo fondamentali ma anche partiolari della storia dei Balcani. Il testo catapulta il lettore nel mezzo delle guerre balcaniche, in pratica parte dal passato molto recente. In breve ci presenta in linee molto generali la disgregazione della Jugoslavia e la nascita degli stati indipendenti dalle repubbliche che componevano la federazione dello stato socialista jugoslavo. Questa prima parte può creare alcune diffcoltà di compresione per chi non conosca la storia della Jugoslavia.
L’autrice affronta poi il ruolo degli stati occidentali nella crisi balcanica. Anche qui diventa problematica la compresione dei rapporti di forza degli stati europei nei Balcani non conoscendo la storia dei Balcani del passato, in paritcolare la storia di almeno due secoli fa. Un attenzione particolare viene posta dall’autrice su determinati arogomenti come : la Bosina-Erzegovina, la pace di Dayton, l’intervento nel Kosovo della NATO nel 1999, il problema dell’integrazione europea dell’area balcanica e la democratizzazione dei paesi dell’area in questione.
Lo scopo di questo libro è in primo luogo quello di illustre la posizione assunta dei paesi occidentali in merito alla questione balcanica, in paricolare nella ex-Jugoslavia. A nosto avviso però non viene messo in sufficiente evidenza il ruolo giocato da due paesi fondamentali in questa crisi : la Russia post-sovietica e la Turcihia. In altri termini la poszione occidentale non viene bilanciata con la visione russa e turca del problema ex-jugoslavo tenendo conto del ruolo avuto da entrambi i due paesi lungo l’arco della storia balcanica. In sotanza il libro si concentra in defintivsa su questi argomenti: la posiizione occidentale, l’integrazione nell’UE e la democratizzazione dell’area ex-jugoslava.
Con linguaggio semplice e accessibile a chiunque l’autrice espone gli arogmenti da lei scelti e ritenuti essenziali. Il testo si presta ad una lettura scorrevole ma per un lettore in cerca di riposte più complesse risulta un testo troppo lineare e semplicistico. Il lettore viene chiaramente indirizzato verso un percorso a tappe ben definite e scadenzate secondo l’itinerario immaginato dall’autrice che però non offre delle risposte ulteriormente approfondite del argomento trattato.
In conlusione un libro da leggere ma allo stesso tempo da affiancare con delle letture storiografche sui Balcani, soprattutto sulla Jugpslavia. Si tratta in definitiva di un istantania non del passato ma recente e odierna della ex-Jugoslavia.