Saggistica Storia e biografie Ho deriso il potere
 

Ho deriso il potere Ho deriso il potere

Ho deriso il potere

Saggistica

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di "Ho deriso il potere. Le imprese del più grande eroe controculturale americano", opera di Abbie Hoffman edita da Shake. Abbie Hoffman è stato il più importante sovversivo di tutta la storia delle controculture. Le sue azioni hanno sempre genialmente coniugato la capacità di mettere alla berlina il potere con una grande lucidità politica. Ha fondato lo Youth International Party (Yippies) ed è stato l'icona più importante del movimento di protesta giovanile americano negli anni Sessanta e Settanta. Una tra le sue azioni di protesta più famose fu nell'agosto del 1967, quando condusse un gruppo di contestatori nella galleria della Borsa di New York, da dove gettò biglietti da un dollaro sugli scambisti, che cominciarono a raccoglierli freneticamente, tralasciando così le loro ben più remunera ti ve attività speculative. Durante la guerra del Vietnam, guidò 50.000 persone in manifestazione attorno al Pentagono con l'idea di far levitare in aria l'edificio per mezzo dell'energia psichica della folla. Hoffman fu arrestato dopo la Convention democratica a Chicago nel 1968, in cui il suo partito Yippie voleva candidare alla presidenza un maiale di nome Pigasus. Il gruppo di persone arrestato fu soprannominato "gli Otto di Chicago". Assieme a lui furono arrestati anche Jerry Rubin, Tom Hayden e il fondatore delle Pantere Nere, Bobby Seale. Durante il processo le trovate teatrali di Abbie Hoffman conquistarono spesso i titoli dei giornali, quando per esempio, invitato a deporre, prestò giuramento alzando il dito medio invece dell'intera mano o quando'si presentò alla sua deposizione vestito da Capitan America.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuti 
 
3.0  (1)
Approfondimento 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Ho deriso il potere 2009-07-10 16:42:05 prupitto
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
3.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
prupitto Opinione inserita da prupitto    10 Luglio, 2009
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ho deriso il potere

Il contesto storico-culturale nel quale si mosse l'autore era quello di una pseudocultura scolastica asettica,dogmatica,nozionistica e visceralmente bigotta.Espluso dal liceo a sedici anni per il suo anticonformismo e portatolo a termine privatamente,si iscrisse a Psicologia presso l'Universita' californiana dove ebbe modo di seguire le lezioni di Marcuse e Maslow l'opera del quale gli forni' un vero e proprio codice di condotta esistenziale.Non meno importanti saranno le riflessioni di Wright Mills,Doroty Day,Luther King,Mailer,Goodman e Erikson.Sotto il profilo dell'azione antagonista la partecipazione a Parigi nel 1955 contro la presenza francese in Algeria e la veglia notturna di protesta contro la pena di morte davanti al carcere di San Quintino nel maggio del 1960,costituiranno il banco di prova del suo radicale antimilitarismo e della sua difesa ad oltranza dei diritti civili.A conferma di quanto asserito,l'autore non ebbe alcuna esitazione ad appoggiare il candidato democratico Hughes alle elezioni al Senato persuaso che il pacifismo riformista del fondatore del Sane fosse in grado di modificare il contesto politico.Dopo una breve parentesi lavorativa come direttore di cinema e rappresentante farmaceutico,l'autore ritorno' alla militanza politica divenendo un autorevole rappresentante in California del NAACP grazie al quale ebbe modo di conoscere Savio la cui”notorieta' lo privo' della solitudine che giovava alla sua anima e lo estranio' dal movimento” e Moses che avrebbe gettato-secondo l'autore-le basi della democrazia partecipativa.Facendo propri gli insegnamenti di King e in qualita' di membro del SNNC,la sua militanza si concretizzera' nel combattere le discriminazioni razziali,militanza che gli consenti' di conoscere Carmichael e di ridimensionare il suo iniziale pacifismo riconoscendo nella violenza rivoluzionaria una inevitabile necessita'.Un'altra tappa fondamentale della vita politica di Hoffman sara' il 1967,anno durante il quale conobbe Leary,la rivista “Village Voice” entrando cosi' in stretto contatto con i fondatori della cultura hippy e con le principali tecniche antagoniste:dal teatro di guerriglia fino alla grafica psichedelica. La forte componente artistica presente fin dalla fondazione degli hippy impedi' che la loro rivoluzione di diventare noiosa conferendogli una forte componente ludica e comunitaria. Infatti sia i contributi di Krassner-vero padre della stampa underground-sia quelli di Fass forniranno coordinate precise alle innovative modalita' espressive della cultura hippy tanto quanto lo stile di vita alternativo della comunita' californiana di Fass e Ginsberg.L'insieme di queste influenze rafforzarono l'impegno politico che si tradusse nella mani-festazione del 1967 davanti all'Onu,in quella contro il Centro di reclutamento dell'esercito,nella occupazione della Columbia e del Liconln Park di Chigaco per prendere parte alla Convection democratica.La repressione indiscriminata della polizia e il processo contro gli organizzatori-fra i quali Seale-rappresentarono il trampolino di lancio per far acquisire a Hoffman notorieta' nazionale e quindi credibilita' politica.Fra il 1968 e il 1970 l'attivita' pubblicistica e politica dell'autore raggiunse traguardi di indiscutibile autorevolezza sia all'interno della realta' hippy sia nel contsto della sinistra antagonista americana.A partire dal 1974 il riflusso dell'antagonismo,la latitanza nella quale fu costretto a vivere, condurranno l'autore ad una vera e propria morte civile ed ad una progressiva repressione(con vari tentativi di suicidio).Nonostante le conclusioni ottimistiche del saggio e' lecito domandarsi se non sia stato il potere a deridere Hoffman considerando la perfetta tenuta delle strutture del potere che la cultura hippy prese di mira.

GAGLIANO GIUSEPPE

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura