Hello daddy!
Saggistica
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Claudio Rossi Marcelli, giornalista, ha collaborato con varie riviste per adolescenti, occupandosi di musica, cinema, tecnologia. Dal 2003 fa parte della redazione del settimanale «Internazionale», dove, fra l'altro, ha un blog e scrive le rubriche «Le regole» e «Dear daddy». Vive a Ginevra con il suo compagno e le loro due figlie.
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I due padri
Questa è una storia vera, narrata in un libro piccolo ma molto intenso.
E' un viaggio di una coppia di uomini che desidera avere un figlio. Per poter avverare il loro sogno, però, dovranno fare una lunga strada: dall'Italia all'America, troveranno una donna disposta a portare avanti una gravidanza per dar loro un figlio, e quando nasceranno due splendide gemelle, tra scartoffie, documenti, passaporti, cure parentali, cambi di pannolini e poppate, Claudio e Manlio, sempre accompagnati e aiutati da amici e famigliari, affrontano una realtà per niente ostile assaporando la gioia di essere genitori.
Non vi è alcun dubbio che questo romanzo affronti una tematica molto delicata, ma la cosa che più mi è piaciuta è stato il modo in cui è raccontata: come un dato di fatto, una cosa normalissima priva di sentimentalismi estremi e drammaticità, ben accolta dal contesto sociale in cui è ambientata.
Una frase in particolare mi è rimasta impressa: "I figli non sono di chi li partorisce, ma di chi li vuole, li tiene e li cresce".
Tra comicità, affetto, accettazione e determinazione, non si può non amare questa piccola famiglia. Più si legge il libro e più sembra che questa realtà non sia così strana o difficile come uno pensa.
I personaggi sono tutti simpatici e unici a modo loro, tanto che non sembrano reali, quasi fossero usciti da un romanzo vero e proprio.
Tuttavia si vede che l'autore, nonchè narratore della storia scritta in prima persona, non è uno scrittore professionista perchè ci sono non pochi difetti stilistici: la cronaca degli eventi è molto confusa e disordinata (senza precisi stacchi si passa dal passato, al presente fino alle riflessioni personali e quindi si crea parecchia confusione), il tutto è narrato sotto forma di elenco che appesantisce un po' la narrazione impedendo che certe cose si imprimano nella mente e infine ogni tanto vengono piazzate frasi scritte dall'autore su Twitter, e successivamente riportate nel libro, che spesso non c'entrano niente con quello che si è appena letto. Questa cosa l'ho trovata un po'insensata.
Nonostante ciò, lo consiglio. Leggere questo libro è un modo perfetto per vedere il mondo con occhi diversi, per dimostrare che certe realtà sono più belle di quanto sembrino all'apparenza.