Guerra assoluta
Saggistica
Editore
Chris Bellamy insegna Scienza e dottrina militare presso la Cranfield University, dove dirige il Security Studies Institute. Nato nel 1955, ha studiato nelle università di Oxford, Londra, Westminster ed Edimburgo. Nel 1990 ha ricevuto l'incarico di inviato della Difesa per «The Independent», e ha prestato servizio in questa veste per piú di sette anni, con réportage dall'Arabia Saudita e dall'Iraq durante la guerra del Golfo del 1991, dalla Bosnia tra il 1992 e il 1997, e dalla Cecenia nel 1995. Vive a Londra. Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi Guerra assoluta. La Russia sovietica nella seconda guerra mondiale.
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Una guerra diversa dalle altre
L’ operazione Barbarossa ovvero l’attacco nazifascista all’ Unione Sovietica del 22 giugno 1941 fu un attacco militare complesso che segnò le sorti del conflitto non solo per la Germania nazista ma anche il futuro dell’Unione Sovietica. In sostanza si verificò uno scontro tra forze terrestri titaniche. Entrambi gli eserciti, la Wehrmacht e l’Armata Rossa, lanciarono nei combattimenti un numero enorme di mezzi e uomini. I combattimenti divorarono uomini e mezzi in gradi quantità e mietendo vittime civili e caduti militari da entrambe le parti.
Lo scontro a est ebbe caratteristiche diverse dalle battaglie combatutte sul fronte occidentale durante la seconda guerra mondiale.
Innanzitutto si trattò di un conflitto ideologico tra due dittature: nazifascismo contro comunismo. A questa cartatteristica bisogna però aggiungere il fattore razzista proclamto da Hitler e cioè l’ annientamento non solo della presenza ebraica ma anche la cancellazione delle popolazioni slave in Europa orientale.
Per Hitler si trattò di una guerra assoluta, la madre di tutte le guerre, quella che avrebbe assicurato al popolo tedesco lo spazio vitale a est necessario per la sua sopravvivenza. Ma anche per Stalin si trattò di combattere una guerra assoluta, un guerra patriottica che avrebbe dovuto salvare non solo la popolazione locale condannata allo sterminio, ma anche avrebbe dovuto proteggere lo stato socialista sovietico in pericolo.
L’aggettivo assoluto presente nel titolo del libro ci da l’esatta descrizione degli eventi sul fronte orientale: guerra assoluta idelogica, guerra assoluta razziale, guerra assoluta di uomini e mezzi messi in campo da entrambi i contendenti, guerra assoluta per i caduti militari , guerra assoluta per le vittime civili, guerra assoluta per le distruzioni recate alle città e villaggi.
L’ autore dunque prende in esame un argomento per sua natura complesso, più volte affrontato da molti storici che però nelle pagine di questo testo storiografico viene affrontato in modo diverso. Infatti il percorso di lettura parte da un punto ben definito: l’esame di due temini esseziali, ( guerra assoluta e guerra tolale )per la comprensione sucessiva delle vicende trattate. A questo punto si affronta il tema delle ragioni e delle conseguenze del patto Ribbentrop-Molotov, per poi passare a rispondere ad una domanda che viene più volte dibatutta dalla storiografia : chi avrebbe per primo potuto attaccare chi? In sostanza Stalin avrebbe potuto attaccare per primo ? L’attacco di Hitler era inevitabile?
Il passo successivo che viene affrontato nel libro è l’attacco, i suoi preparativi, le sue conseguenze , le operazioni militari, la natura dei combattimenti sul fronte,l’analisi del territorio, le ragioni della rapida avanzata della Wehrmacht, le ragioni delle difficoltà iniziali dell’Armata Rossa, gli aiuti anglosassoni all’Armata Rossa, la capcità di reazione dell’Armata Rossa e la sua controffensiva nonché la disfatta della Wehrmacht e il suo ripiegamento verso ovest, la vittoria finale dell’Armata Rossa e il nuovo ordine mondiale scaturito dalla vittoria sui campi di battaglia e dall’accordo con gli angloamericani.
L’autore con maestria include nel testo particolari interessanti e approfodimenti che aprono una nuova luce sugli avvenimenti fornendo nuove ipotesi di lettura degli argomenti trattati. Le tesi espresse dall’autore sono sempre sopportate con riferimentidi di fonti e archivi storici o citazioni ben dostate e messe al putno giusto che però non rallentano la lettura con carichi di dati nozionistici, anzi al contrario, questi intermezzi hanno anche lo scopo di spronare il lettore curioso a ricercare nel testo particolari ancora a lui sconosciuti.
In sostanza abbiamo di fronte un testo storiografico di elevata levatura scientifica chiaramente non di massa, ma scritto in modo tale, da essere comprensibile a chiunque sia interessanto ad apporofondire l’argomento. La complessità dell’ argomento e la mole dei dati veicolati lo rende perciò inadeguato per gli studenti liceali, adatto però per gli studenti universitari come lettura di apporondimento o fonte bibliografica per la stesura di elaborati e tesi.
In conclsuione una lettura sicuramente da affrontare con la dovuta attenzione per poter riflettere sulla guerra e capire la vera dinamica dell’operzione Barbarossa.