Saggistica Storia e biografie Gli ultimi giorni. 28 aprile - 2 maggio
 

Gli ultimi giorni. 28 aprile - 2 maggio Gli ultimi giorni. 28 aprile - 2 maggio

Gli ultimi giorni. 28 aprile - 2 maggio

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La presentazione e le recensioni di "Gli ultimi giorni. 28 aprile - 2 maggio", saggio di Nicholas Best edito da Bruno Mondadori. Tra il 28 aprile e il 2 maggio 1945 si chiudonoi giochi della seconda guerra mondiale. E gli eventi si inseguono. Mentre l’esercito russo cinge d’assedio una Berlino ormai stremata, Hitlersi toglie la vita nel suo bunker. Mentre Stalinsi appresta a festeggiare la presa del Reichstag con la trionfale parata del Primo Maggio, Mussoliniè fucilato dai partigiani ed esposto al pubblico ludibrio di fronte alla folla festante. Ma in quella manciata di giorni che hanno cambiato il mondo per sempre, la storia non è stata scritta solo nei luoghi del potere e nelle stanze dei bottoni. Nicholas Best annulla le gerarchie, abbattele barriere tra persone e personaggi, cancellale distinzioni tra storie e Storia: come in un drammacorale, i grandi nomi della guerra si mischianoa figure all’epoca anonime e oscure, destinatea diventare famose solo anni più tardi. Accantoai protagonisti ecco allora spuntare figure conosciute ma immortalate in vesti inconsuete, come tante imprevedibili guest star: ancora lontana dalla ribalta hollywoodiana, una giovanissima Audrey Hepburn festeggia l’Operazione Manna nell’Olanda afflitta dalla carestia; Karol Wojtyla, futuro papa Giovanni Paolo II, pulisce le latrine di un seminario a lungo occupato dalle SS; Otto Frank, ancora ignaro della sorte della figlia Anne, morta a Bergen-Belsen,si trova a Odessa dopo la liberazione di Auschwitz; John Kennedy, quindici anni prima di diventare l’uomo più potente del mondo, assiste in qualità di reporter ai preparativi per la prima Conferenza delle Nazioni Unite. In un gioco di incastri inattesi e rivelatori, Best ricostruisce l’epilogo della seconda guerra mondiale come non è mai stato fatto prima.

Nicholas Best è uno scrittore e giornalista inglese cresciuto in Kenya e laureatosi al Trinity College di Dublino. È autore tra l’altro di The Presidents of the United States of America (Little, Brown & Co, 1995) e The Greatest Day in History: How the Great War Really Ended (Weidenfeld & Nicolson, 2008).



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Gli ultimi giorni. 28 aprile - 2 maggio 2012-03-29 19:31:53 misu
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misu Opinione inserita da misu    29 Marzo, 2012
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La guerra percepita e vissuta

Generalmente gli storici non si occupano di come gli avvenimenti di storia vengono percepiti e vissuti dalla gente comune. Questo libro non presenta solo al lettore il secondo conflitto mondiale come era visto dai protagonisti di primo piano, in particolare i capi stato o di governo oppure i vertici militari degli eserciti, ma ci offre anche uno sguardo alle testimonianze di chi si è trovato a combattre sul fonte oppure è stato travolto dalla brutalità del conflitto da civile.
Il libro focalizza la sua attenzione su un momento preciso del conflitto in corso: le sue ultime fasi ovvero gli ultimi giorni di guerra. In breve al lettore viene presentato l’ultimo squarcio dei combattimenti: dal 28 aprile al 2 maggio 1945.
È chiaro che si tratta di una scelta ponderata dell’autore che però ritiene scontato che il lettore non sia privo di nozioni storiche sugli avvenimenti precedenti a quelli ultimi giorni di guerra.
Così di fronte al lettore che prenderà in mano questo interessante libro passano in rassegna testimonianze di personaggi all’epoca comuni ma che nel periodo del scondo dopoguerra intraprendono una brillante carriera. È chiaro che l’autore nell' elenco di testimonianze non tralascia personaggi illustri o di primo piano dell’epoca. Il lettore può così scoprire fatti interessanti: come Himmler tentò di trattare o come Stalin reagì alla notiza del suicidio di Hitler.
Il percorso di lettura immaginato dall’autore è diviso in giornate: ogni giornata ha i suoi evvenimenti curaciali ai quali vengono assegnate delle testimonianze. Così ad esempio il 2 maggio i capi di stato e la gente comune apprendono la notizia della morte del Führer, dopo la morte del capo supremo i nazisti valutano la loro situazione e in Italia viene frmata la resa della Wehrmacht.In breve quali reazioni aveva suscitato la notizia della morte di Hitler? Tutti si sentirono svincolati dal giuramento di fedeltà alla sua persona, perciò arrendersi diventò lecito per i militari, per la gente comune invece si aprì una speranza, quella di vedere fianalmente finire la guerra anche nelle strade di Berlino oramai conquistata dall’Armata Rossa.
Passo dopo passo il lettore percorre le ultime ore di guerra giorno per giorno scoprendo le reazioni di chi quelli avvenimenti gli aveva vissuti in prima persona. In defintiva si tratta dunque di uno sguardo nella storia atipico, lontano dai manauli di storia che siamo abituati a avere tra le mani.
Il lettore intreressato affronta una lettura scorrevole arricchita da particolari senza dubbio inerenti al filo del discorso che fa da sottofondo del testo: gli orrori del conflitto visti e vissuti in prima persona.
In conclusione testimoniaze dirette magistralmente inserite con la narrazione dei fatti storici, questa è la ricetta vincente di questo libro sicuramente da leggere con la dovuta attenzione per potere scoprire un lato oscuro del vissuto quatidinano che raramente trova posto nei manuali di storia.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Si consiglia di leggere un buon manuale di storia contemporanea nonché testi storiografici che trattano la seconda guerra mondiale;

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