Galileo. La lotta per la scienza
Saggistica
Editore
Egidio Festa, ingegnere all'Institut de Physique Nucléaire di Orsay (Francia) dal 1962 al 1995, ha collaborato alla costruzione del Ciclotrone criogenico AGOR (Accélérateur Groningen-Orsay. Si occupa di storia della scienza e ha pubblicato numerosi articoli su Galileo, sulla scuola galileiana e sulle origini della scienza moderna. E' autore, tra l'altro, di L'erreur de Galilée (1995)e, in collaborazione con Sophie Roux, dell'edizione bilingue di Les "mécanique" de Galilée.
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Come si schiaccia la dignità di un uomo
La scrupolosissima indagine effettuata dall’autore su lettere, documenti, testi, scritti da Galileo e da coloro che hanno avuto in qualche modo relazione con lui e il suo entourage, dà come risultato una narrazione biografica assolutamente affidabile e precisa, inserita con molta competenza nell’ambiente culturale, scientifico e religioso dell’epoca. Egidio Festa è, prima che uno storico, uno scienziato che ha collaborato alla realizzazione del Ciclotrone criogenico: è dunque intrigante vedere come un uomo di scienza dei nostri tempi (aduso all’apertura verso ogni scoperta dimostrata) si ponga davanti al mondo scientifico del ‘600, con tutti i suoi pregiudizi, le sue opprimenti connessioni con la filosofia e teologia, i suoi miti, le sue resistenze verso ogni scoperta in grado di smantellare le certezze assolute di sempre. Il libro, nonostante l’attenzione persino pedante (da scienziato) verso certi dettagli storici, perde raramente la sua tensione narrativa, accompagnando il lettore attraverso non solo le scoperte più o meno sensazionali (e più o meno valide) di Galileo, ma anche le intenzioni, le aspettative, le speranze, i successi, le delusioni, le frustrazioni, gli sconforti del grande scienziato, fino al gran finale: lo storico processo, l’abiura e la condanna del Santo Uffizio. Dalla narrazione di Festa risulta un Galileo fortemente diviso tra le convinzioni scientifiche e la fede religiosa, tormentato da un lato dall’esigenza ormai ineluttabile di accettare e affermare ciò che è scientificamente dimostrato ( e coraggioso nella lotta contro i colleghi retrivi), ma dall’altro lato dal desiderio di sottomettersi all’autorità del magistero cattolico, dispoticamente e aggressivamente ancorato alla tradizione. Suscitano persino compassione i suoi tentativi di difesa, ricorrendo anche a qualche bugia, di fronte ai giudici del’Inquisizione e ci si chiede come sia stato possibile schiacciare un uomo della sua levatura sotto tale umiliazione. La Chiesa cattolica conserva in relazione a ciò una grave responsabilità che la riabilitazione voluta da Giovanni Paolo II non ha cancellato che in parte, come Festa dimostra acutamente. Libro da leggere e conservare tra i migliori saggi di storia della biblioteca di casa.