Dracula. La vera storia di Vlad III l'Imperatore
Saggistica
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VLAD III - DISUMANO TRA GLI UMANI
Il saggio di Cazacu concentra la sua attenzione sulla famiglia di Vlad III l’impalatore e ne descrive in modo minuzioso le alterne vicende che la caratterizzarono nel corso dei secoli , concentrandosi soprattutto sugli eventi che accaddero nel corso del secolo XV. Non vengono descritti solo gli eventi che riguardano la sola Valacchia , terra nella quale governò realmente Vlad III, bensì anche quelli che riguardano gli stati europei dell’Europa orientale che in quel periodo si trovavano in continuo contrasto, ossia, Ungheria, Austria, Regni Slavi , Transilvania , Moldavia e Regno Ottomano. Risulta talmente approfondita la parte storica e sapientemente affiancata da continue digressioni a sfondo economico , sociologico e antropologico, che di conseguenza , la piacevolezza e la scorrevolezza del testo vengono a mancare in più di un’occasione. Ritengo che si tratti di un ottimo saggio per coloro che devono indagare a livello scientifico , il personaggio e la società rumena di quel periodo e ne consiglio la lettura in maniera propedeutica a chi abbia intenzione di leggere poi il Dracula di Stoker. Tuttavia , mi sento fortemente di sconsigliare tale lettura agli amanti del romanzo gotico o del thriller storico in quanto, tale opera ricostruisce in maniera cruda e scientifica gli eventi realmente accaduti in quell’epoca ed in quella zona , senza abbandonarsi mai a suggestioni romantiche di alcun tipo. Cazacu, con i suoi documentatissimi resoconti sembra voler definitivamente spogliare del fascino sovrannaturale il conte valacco, mostrandocelo come un essere umano privo di qualsiasi morale o fede religiosa che, “disumanamente”, si macchiò di qualsiasi atrocità ed efferatezza, pur di mantenere il potere ed il controllo nel suo territorio e sulle sue genti.
Indicazioni utili
Storiografia d'autore.
Matei Cazacu, ovvero "Il saggio della Montagna", come lo definisce un mio caro amico romeno.
E' grazie a questo caro internista che qualche anno fa ho avuto il piacere di leggere il più grande paleografo della Bucovina rimanendone, lo ammetto,rapito.
Cazacu ci consegna un'immagine assai articolata di Vlad Voivoda, soprattutto dal punto di vista parentale. Il crescente dissesto mentale del principe transilvano sopraggiunto in seguito al trauma della morte del fratello Mercje, ucciso nel corso di una battaglia fra le file della Lega antiturca levantina; il rapporto mai chiarito e sicuramente conflittuale con re Mattias Corvino il Magiaro; la depressione quasi parossistica in compagnia della quale trascorreva le sue giornate.
Ma molto piacevole è scorrere anche le traduzioni che Cazacu fornisce dei diplomi voivodiani di Vlad : molto "progressisti" se si considera il comportamento parallelo dei suoi alleati.
E per finire, non trascurabile la scorta di leggende paraliturgiche alimentate dal clero ortodosso intorno alla sua tomba.
Libro molto interessante vergato in un registro storicamente elevato.