Donnie Brasco

La presentazione e le recensioni di "Donnie Brasco. La mia battaglia contro la mafia americana", opera di Joseph Pistone edita da Mondadori. Quando nel 1976 l'agente speciale dell'Fbi Joseph Pistone cominciò una missione di sei mesi da infiltrato nella famiglia criminale newyorkese dei Bonanno non aveva la minima idea di quello che ne sarebbe seguito. Fingendosi un ladro di gioielli di nome Donnie Brasco, Pistone finì per trascorrere i sei anni seguenti sotto falso nome da fidato membro della mafia, assistendo - e a volte prendendo parte in prima persona - a molte delle più feroci attività mafiose, con lo scopo di raccogliere un numero di prove sufficiente a spedire in galera duecento gangster. Pistone raccontò la sua storia in un libro del 1988 - Donnie Brasco: My Undercover Life in the Mafia - che divenne dapprima un bestseller e poi addirittura un film con Al Pacino e Johnny Depp come protagonisti. Ma, a causa di una serie di processi ancora in corso al momento della pubblicazione, molti dettagli e parecchi elementi non poterono essere inseriti in quelle pagine. Adesso, in Donnie Brasco. La mia battaglia contro la mafia americana, Pistone racconta con grande dovizia di particolari e senza alcuna omissione l'intera operazione, offrendoci per la prima volta una sorta di affresco agghiacciante, composto dalle sue testimonianze dirette delle violenze perpetrate da criminali quali Sonny Black Napolitano, Lefty Guns Ruggiero, Tony Mirra e dal resto della banda Bonanno. Ma questa è solo una parte dell'intera storia. Pistone inserisce la sua spericolata operazione in una prospettiva storica, grazie anche a una scrupolosa cronologia dei vari processi - dal processo della Famiglia Bonanno a quello della Pizza Connection, e diversi altri ancora - che hanno finito per decapitare e decimare la mafia newyorkese. L'impresa eroica di Pistone si rivela essere stata la mina che ha dato il via alla demolizione di Cosa Nostra negli Stati Uniti. Dal declino e caduta della Commissione Mafiosa all'ascesa di nuovi boss assolutamente spietati come John Gotti e Gaspipe Casso, Pistone analizza le sanguinosissime guerre civili che hanno dilaniato la mafia dal 1981 al 2006, quando "l'ultimo Padrino " Big Joey Massino venne infine condannato per l'assassinio, nel 1981, di Sonny Black Napolitano, la prima vittima mafiosa dell'"Operazione Donnie Brasco". Pistone inoltre narra la sua vita dopo l'operazione, i giorni sul set cinematografico con Pacino e Depp, e le sue altre missioni fino a oggi. Queste pagine memorabili rappresentano il racconto teso, brutale e mozzafiato della più grande operazione di infiltrazione da parte di un agente federale in una delle più violente gang di killer del mondo e costituiscono il capitolo finale della storia di un personaggio che Roberto Saviano ha definito "una leggenda che cammina".