Dante
Saggistica
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Dante visto con occhi diversi
E' la Firenze della fine del 1200 quella che è raccontata in questo libro, ma non solo.
Volendo sintetizzare questa piacevole lettura direi che si tratta di un saggio divulgativo che guarda ai giorni nostri e ci mostra quanto l'evoluzione sia lenta nella sua azione sull'uomo.
Alessandro Barbero, per i pochi che non lo conoscessero è uno storico di indubbia bravura e simpatia, completamente fuori gli schemi, capace di mostrare la storia da una prospettiva il più oggettiva possibile e mettere da parte le proprie opinioni personali o meglio, capace di non farsi condizionare da esse.
Uno storico che riesce ad appassionare in prima battuta e a far riflettere a lettura conclusa.
Ero certa che anche in questo saggio sarebbe riuscito a dare nuova luce al Poeta.
Non sono stata delusa, partendo dall'infanzia di Dante non tralasciando il contesto storico in cui egli cresce, ci accompagna nella sua crescita riuscendo a farci capire quanto gli uomini del '200 fossero simili a noi e quanto le loro azioni fossero simili alle nostre.
Ho letto da più parti che questo sarebbe una biografia romanzata, secondo me non lo è è soltanto un saggio scritto in modo divulgativo, in cui tutte le nozioni, compresa la bibliografia e le note a margine, sono presenti, ma in modo simpatico e scorrevole.
Lo stile di Barbero riempie gli occhi di immagini, che spesso di sovrammettono scardinando i piani temporali, Dante alle prese con i suoi ricordi in esilio letto da dantisti che litigano tra di loro cinquecento anni dopo.
Un'esperienza davvero piacevole il cui risultato, oltre a conoscere meglio Dante è quello di andare a rileggere la Divina Commedia con un occhio diverso.
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Dante per tutti
Il Dante di Barbero viaggia sulla falsariga di quello di Santagata, tuttavia il taglio è originale e l' impronta riconoscibile. Abbiamo qui una prospettiva rigorosamente storica che si diverte a scalzare le infinite dispute tra dantisti e una capacità affabulatoria senza eguali in campo storico. Il saggio si legge come una biografia romanzata e contemporaneamente funge da valido setaccio capace di filtrare tutte le fonti che convergono nella narrazione di questa esistenza della quale, continua a ribadire Barbero, non sappiamo niente con certezza. Alla fine mi è parso quasi un divertimento tutto personale quello dello storico che, da una prospettiva non letteraria e quindi neutrale, ha semplicemente offerto il catalogo dei tanti misteri che circondano non solo la vita ma anche l' opera del Sommo Poeta, alleggerendolo da quell'aura sacra che gli specialisti, il mondo accademico, gli insegnanti o anche i semplici appassionati gli conferiscono. Un ottimo punto di partenza per provare, in occasione del settecentesimo anniversario della morte del poeta, a conferirgli semplicemente una più netta autenticità, considerandolo sempre e comunque un uomo del suo tempo e per questo difficilmente recuperabile nella sua integrità.
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L'uomo Dante
Dante è il nostro faro perennemente acceso sul Medioevo, è il nostro dna storico letterario, è un uomo che inconsapevolmente è stato cristallizzato in una eterna fama che da secoli ancora rifulge.
Per celebrare i sette secoli dalla scomparsa del fiorentino, l'esimio storico e saggista Alessandro Barbero ne ricostruisce l'intero percorso di vita, dai natali alla dipartita.
Dante adolescente ed il nucleo familiare d'origine dedito a compravendite e prestiti, più o meno leciti. Dante diviso tra impegno politico ed una crescente passione per il componimento letterario.
Dante e l'amore, dal rapimento prodotto su di lui dagli amori platonici alla concretezza della costruzione di una famiglia propria.
Poi Firenze, dilaniata da fazioni e vendette, invasa da odi e venti guerra, città dove la vita economica e politica del tempo pulsa e infiamma.
Le battaglie, le sconfitte e l'inappellabile sentenza di esilio; una sorta di cesura tra vita precedente e successiva, che porta il poeta ad attraversare il suolo italico bussando alla porte delle corti per trovare rifugio e conforto economico.
Numerosi saggisti hanno affrontato l'ardua ricostruzione biografica di Dante, utilizzando le fonti disponibili. In cosa si distingue questo ennesimo saggio? Quesito d'obbligo per qualsivoglia lettore che accarezzi questa copertina mosso da curiosità ma frenato da lecito dubbio.
Partendo da un dato acclarato ossia dalla grandezza stilistica di Barbero, il cui linguaggio raffinato e colto è un vero balsamo per chi legge, non resta che dissertare sulla impostazione impressa a questo saggio. Il lavoro di esegesi delle fonti e di ricerca bibliografica sotteso alla stesura è talmente capillare e onnicomprensivo che il quadro assume una completezza disarmante.
Nell'affondo della lettura emerge quale sia il fine sotteso all'opera ossia evitare di tracciare un unico solco che il lettore sia obbligato a seguire in maniera pedissequa, bensì fornire tutti gli strumenti di conoscenza per indurlo alla maturazione di un proprio pensiero su tanti lati oscuri e dubbi della vita di Dante che molti storici pretendono di colmare con deduzioni personali, spacciandole per verità assolute.
Una vera lettura di approfondimento che brulica di rimandi alle fonti e seppur scandita da una sequenza di capitoli snelli nella mole delle pagine, tuttavia richiede impegno e passione per il genere letterario incarnato.
Un plauso a Barbero per aver prestato il proprio contributo alla ricostruzione del volto di Dante Alighieri con la consapevolezza che le zone d'ombra sono numerose e difficilmente colmabili, ma una ricerca certosina che nulla escluda, permette al pubblico di oggi di poter godere della conoscenza di quest'uomo eterno.