Dalla Chiesa Dalla Chiesa

Dalla Chiesa

Saggistica

Editore

Casa editrice

Giovanissimo incursore durante la Seconda guerra mondiale, dopo l'8 settembre partigiano sulle coste adriatiche, poi in Sicilia a caccia di latitanti nelle campagne dove spadroneggiava il bandito Giuliano, quindi a Milano alle prese con alcuni grandi delitti «mediatici» in una città in pieno boom economico. Per il generale Carlo Alberto dalla Chiesa questi furono gli esordi di una straordinaria carriera da comandante, sempre in prima linea nella lotta alla criminalità e al servizio dello Stato. Nella lunga battaglia contro la mafia, quando sfidò il sistema di potere dei boss e si scontrò con la loro capacità di «aggiustare» i processi ed evitare condanne, e poi negli anni bui del terrorismo, quando fu chiamato a guidare la ferma reazione delle istituzioni contro la minaccia eversiva delle Brigate rosse, il generale fu sempre sul campo accanto ai propri uomini, e unì carisma, intuito, coraggio a un metodo d'indagine che avrebbe fatto scuola. Marito e padre affettuoso, fine psicologo (i principali pentimenti di brigatisti furono merito suo), Carlo Alberto dalla Chiesa è stato, innanzitutto, un carabiniere. E il congedo dall'Arma, in occasione della sua nomina a prefetto di Palermo, fu un dolore che faticò a descrivere: scelto ancora una volta dalla politica come uomo della provvidenza, nella stagione più sanguinosa della guerra di mafia fu lasciato solo, quando Cosa nostra decise di eliminarlo perché in poco tempo aveva svelato interessi criminali che solo anni dopo sarebbero emersi con chiarezza dalle inchieste giudiziarie.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuti 
 
5.0  (1)
Approfondimento 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Dalla Chiesa 2018-02-01 09:53:00 ornella donna
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    01 Febbraio, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il vuoto di un generale

Andrea Galli è giornalista al Corriere della Sera, dove si occupa di cronaca nera e di inchieste, seguendo fatti nazionali ed internazionali. Ha pubblicato: Cacciatori di mafiosi, Il patriarca e Carabinieri per la libertà. Ora giunge in libreria con un libro intitolato: Dalla Chiesa, che ha un sottotitolo indicativo: Storia del generale dei carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia. In poche, precise ed attente, parole il succo del testo.

Ma chi è stato il Generale Dalla Chiesa? Ce li spiega sinteticamente Aldo Cazzullo, nella prefazione:

“Dalla Chiesa è l’uomo che ha sconfitto il terrorismo rosso. Ed è stato assassinato, non sconfitto, dalla mafia. La sua morte apre una stagione chiusa dall’assassinio di Falcone e Borsellino, e dal riscatto dello Stato. (…) Era un uomo chiamato a districarsi fra poteri invisibili ed occulti. (…) Alla fine della sua parabola fu un uomo lasciato solo. (…) Di questo possiamo essere certi: era un italiano di cui poter andare orgogliosi.”.

Giovanissimo incursore durante la Seconda Guerra mondiale, dopo l’8 settembre partigiano sulle coste adriatiche, poi in Sicilia a caccia di latitanti nelle campagne dove spadroneggiava il bandito Giuliano, quindi a Milano alle prese con alcuni grandi delitti “mediatici” in una città in preda al pieno boom economico. Per il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa questi furono gli esordi di una straordinaria carriera da comandante, sempre in prima linea nella lotta alla criminalità al servizio dello Stato. Nella lunga battaglia contro la mafia, sfidò il sistema di potere dei boss e si scontrò con la loro capacità di “aggiustare” i processi ed evitare condanne, e poi negli anni bui del terrorismo, quando fu chiamato a guidare la ferma reazione delle istituzioni contro la minaccia eversiva delle Brigate Rosse, il generale fu sempre sul campo accanto ai suoi uomini, e unì carisma, intuito, coraggio ad un metodo d’indagine che avrebbe fatto scuola. Marito e padre affettuoso, fine psicologo ( i principali pentimenti dei brigatisti furono merito suo), Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato,innanzitutto, un carabiniere. E il congedo dall’Arma, in occasione della sua nomina a prefetto di Palermo, fu un dolore che faticò a descrivere: scelto ancora una volta dalla politica come uomo della provvidenza, nella stagione più sanguinosa della guerra di mafia fu lasciato solo, quando Cosa Nostra decise di eliminarlo perché in poco tempo aveva svelato interessi criminali che solo anni dopo sarebbero emersi con chiarezza nelle inchieste giudiziarie. Attingendo a rapporti ed informative, visitando i luoghi che lo videro cogliere successi investigativi, tra pedinamenti ed arresti, e soprattutto condividendo segreti operativi e retroscena inediti dagli uomini che gli furono accanto, Andrea Galli ha ricostruito in questo libro la vicenda umana e professionale del più famoso Carabinieri d’Italia, trentacinque anni dopo il tragico attentato a via Carini a Palermo, il 3 settembre 1982, e insieme tracciato un racconto che, dal secondo dopoguerra a oggi, segue il filo rosso della drammatica e spesso misteriosa storia del nostro Paese, ripercorsa attraverso la biografia di un suo indimenticato protagonista chiamato a “essere al centro della fiducia e della credibilità dello Stato.”

In particolare l’autore nota come:

“persistono zone d’ombra sia nelle modalità con le quali il generale è stato mandato in Sicilia (praticamente solo e senza mezzi) a fronteggiare il fenomeno mafioso, sia nella consistenza di specifici interessi, anche all’interno delle istituzioni, volti all’eliminazione del pericolo costituito dalla determinazione e dalla capacità del generale.”

A così tanti anni di distanza, finalmente il libro di Andrea Galli tenta, almeno parzialmente, di riempire quel vuoto, terribile ed assoluto, di verità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura