Dal liceo ad Auschwitz. Lettere di Louise Jacobson
Saggistica
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Completamente inutile
Che qualcuno mi illumini sul senso di questo libro, please!
So benissimo che le lettere di Louise rappresentano una tappa fondamentale per la vita di un bambino che sta per intraprendere il cammino della lettura e dello studio della storia. Ma pubblicarne una raccolta mi sembra 'eccessivo' per un motivo ben preciso: le lettere, che possono essere una ventina, o forse anche di più, sono tutte ESTREMAMENTE uguali. Sono identiche, quasi.
Una spiega tutte le altre. Anzi! Una può essere tutte le altre.
La giornata di Louise, la voglia di ricevere lettere dai propri parenti, la nuova vita da deportata ebrea... un fiume di frasi identiche che si susseguono tra loro.
La seconda parte, invece, è costituita da documenti nei quali sono riportati solo ed esclusivamente numeri.. numeri di deportati ebrei francesi e non. Ora, 20 pag colme e stracolme di numeri non suscitano molto il mio interesse, anche perchè, di numeri, ne sappiamo a sufficienza.
L'ultima sezione, infine, sembra essere quella più... logica, ecco! Qui si percepisce qualcosa...Infatti abbiamo la testimonianza della mamma di Louise nel momento in cui sono state entrambe catturate dalla polizia e deportate. Sembra donare uno spiraglio di luce durante la lettura vuota di questa raccolta di.... parole e numeri, e nient'altro.
Non critico la testimonianza, affatto! Critico la casa editrice per aver pubblicato un libro tale, fingendo si trattasse di un qualcosa alla portata del "Diaro" di Anna Frank. No, non ci siamo per niente.
[Ovviamente ho letto il libro non perchè lo conoscessi o perchè l'avessi acquistato, ma perchè mi è stato suggerito e consigliato con il più grande interesse.... ciò mi lascia titubante nei confronti della persona che me l'ha prestato!.. hmmm!!!..]