Cronaca della fine
Saggistica
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Cronaca della fine
Franchini ricostruisce la vita letteraria di Dante Virgili, autore controverso dell’unica pubblicazione dichiaratamente nazista della letteratura italiana. L’autore, con grande attenzione ai particolari, non tralascia nulla nell’andare a capire il modo in cui un opera come “La Distruzione” abbia potuto conquistare la Mondadori, rivelandosi subito, però, un flop nelle vendite. Partendo dal punto che non poteva essere solo e soltanto una trovata commerciale, tanto più in un clima politicamente caldo come quello italiano degli anni ’70, Franchini riscopre le prime recensioni sull’opera, contatta i vecchi editor della casa editrice, elabora riflessioni personali lasciando poi al lettore la possibilità di dare un giudizio complessivo.
Cronaca della fine non sarebbe stata, molto probabilmente, un opera di Franchini se questi già dai primi anni ’90 non avesse ricoperto la carica di editor della letteratura italiana presso La Mondadori. E’ così che venne a contatto con Dante Virgili, tornato alla carica per la pubblicazione di una nuova opera, quanto meno altrettanto provocatoria. Franchini tuttavia rifiuterà di pubblicarlo nuovamente. A più di dieci anni da questa esperienza l'autore riflette sull’argomento forte dell'esperienza personale.
Nel suo complesso “cronaca della fine” è un’opera puntigliosa, che risulterebbe pesante se il lettore non avesse alcun interesse o per l’opera del Virgili, o per l’autore stesso o infine per il mondo dell’editoria. Ed è proprio di questo universo che infine ci vien offerta un interessantissima panoramica, andiamo a capire, sebbene forse solo in parte, i meccanismi che regolano l’iter di pubblicazione di un libro, sempre nel caso in cui questo arrivi alla sua tappa ultima. Franchini, facendo continuo riferimento alla propria vita lavorativa, ci rende noto qual destino aspetta il nostro libro, se mai decidessimo di scriverne uno.
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