Saggistica Storia e biografie Comandante ad Auschwitz
 

Comandante ad Auschwitz Comandante ad Auschwitz

Comandante ad Auschwitz

Saggistica

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di Comandante ad Auschwitz, autobiografia di Rudolf Hoss edita da Einaudi. Presentato da Primo Levi, il documento che per la prima volta ha illuminato dall'interno la mentalità e la psicologia dei nazisti, e la storia e il funzionamento delle officine della morte. Rudolf Hoss, ufficiale delle SS, fu per due anni il comandante del più grande campo di sterminio nazista, quello di Auschwitz, in cui vennero uccisi più di due milioni di ebrei. Processato da un tibunale polacco alla fine della guerra, venne condannato a morte. In carcere, in attesa dell'esecuzione, scrisse questa autobiografia. Si tratta di un documento impressionante che ci consente di cogliere dal vivo l'insanabile contraddizione tra l'enormità dei delitti e le giustificazioni addotte.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
3.1
Stile 
 
2.3  (4)
Contenuti 
 
4.5  (4)
Approfondimento 
 
4.3  (4)
Piacevolezza 
 
2.3  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Comandante ad Auschwitz 2015-04-04 15:50:27 deddes
Voto medio 
 
2.2
Stile 
 
1.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
1.0
Opinione inserita da deddes    04 Aprile, 2015

Un tranquillissimo assassino

Per comprendere meglio le indegne cose contenute in questo libro, bisognerebbe, se possibile , sgombrare la mente del fatto , che a scriverle sia stato un nazista convinto ( e già condannato a morte ). Solo così è possibile capire fino in fondo l'aberrazione umana dove può giungere. Al netto dell'ideologia, è l'uomo Hoss con i suoi limiti umani a compiere la strage e anche se sembra incredibile, in teoria , tutti noi potremmo essere capaci di atrocità di questo tipo. Teniamo conto che prima di Auschwitz e anche dopo si sono compiute stragi di milioni di persone, senza particolari pressioni ideologiche ( vedi Ruanda ). In sostanza credo che la forte lezione di quelle pagine sia una sentenza orribile : nelle corde dell'uomo ci possono stare aberrazioni di questo tipo, vissute con relativa tranquillità, dico di qualunque uomo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Comandante ad Auschwitz 2011-01-15 17:10:09 Jan
Voto medio 
 
2.4
Stile 
 
1.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
1.0
Jan Opinione inserita da Jan    15 Gennaio, 2011
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Cronache di Amalek.

E' il libro più patologico che io abbia mai letto sulla Shoah, consiglio per questo a tutti di leggerlo.
Hoss non è stato Eichmann, non è stato un ragioniere.
Hoss è stato il lieto e volenteroso esecutore di parte gravissima della cosiddetta Soluzione Finale.
In queste pagine, lette e rilette, non c'è l'ombra di un rimorso o di un ripensamento.
A lui, ad Amalek, di procurare la morte "armato del suo diritto" non arrecava disturbo, anzi. Era convinto di fare LA cosa giusta.
La sua autobiografia è povera di riferimenti che oso definire "normali": una donna,una famiglia, una cultura o un cane.
Hoss, semplicemente, provava un gran gusto a fare quello che gli era ordinato.
Raramente assassinava, sottolineo il termine assassinare, di persona.
Ma non lo faceva per un timido senso di disgusto,no.
Lui, come sosteneva, "non amava sporcarsi le mani".
Ed è difficile addirittura "innalzarlo" alla dignità di sadico.
Il sadismo è una deviazione mentale.
No.
Lui era l'uomo qualunque che amava potare i fiori.
Libro terribile ma esaustivo come una sentenza.
Nessun perdono per un essere come lui.
Ha infangato del suo macabro istinto l'intero genere umano.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Comandante ad Auschwitz 2010-06-14 10:44:38 fabiomic75
Voto medio 
 
3.4
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
fabiomic75 Opinione inserita da fabiomic75    14 Giugno, 2010
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un pugno nello stomaco

Come ci saremmo comportati se fossimo stati nei panni di Rudolf Hoss? In questa drammatica biografia l'ex comandante del più grande campo di sterminio nazista cerca di giustificare se stesso ed il proprio operato sostenendo che al suo posto chiunque avrebbe agito nel medesimo modo, "in fondo", dice lui, "stavamo solo eseguendo degli ordini". La lettura è estremamente interessante anche se a tratti veramente "tosta". Vengono spiegate accuratamente le varie procedure adottate ad Auschwitz, come ad esempio (cosa che mi ha colpito particolarmente) come si è arrivati all'utilizzo del zyklon b, di fatto un pesticida, utilizzato per uccidere i prigionieri nelle camere a gas. E' un libro che va oltre la tragedia dell'Olocausto scendendo fino nei meandri dell'animo umano. Consigliatissimo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
71
Segnala questa recensione ad un moderatore
Comandante ad Auschwitz 2009-12-11 15:09:51 Roberto Nordio
Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Roberto Nordio Opinione inserita da Roberto Nordio    11 Dicembre, 2009
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una pietra miliare

Perfetta fotografia (con l'autoscatto) di come una persona di "sani principi" (da piccolo Hoss volefa fare il frate missionario), possa andare alla deriva fino a divenire CONSAPEVOLE ingranaggio di una macchina più grande di lui eseguendo gli ordini anche quando questi sono in contraddizione con il proprio credo. Dimostrazione perfetta di come faccia più danni l'indifferenza e l'apatia che la cattiveria. Rivelazione del MOSTRO che si cela dentro ognuno di noi quando ci dimostriamo troppo deboli di fronte alle mode. Da far leggere a tutti colori che vivono nell'illusione dell'utopia dell'uomo buono per indole naturale, nessun gesto è più "umano" di uccidere per il solo piacere di farlo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti colori che s'illudano che l'uomo cambi e che la storia non si ripete.
Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura