Bella gente d'Appennino
Saggistica
Editore
Giovanni Lindo Ferretti (Cerreto Alpi, 1953) è stato il cantante dei CCCP-Fedeli alla linea, CSI e ora dei PGR. Ha pubblicato Reduce (Mondadori 2006).
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Ad Est del Mondo...
Giovanni Lindo Ferretti.
E' un uomo cui voglio molto bene, anche se per motivi anagrafici non ho mai potuto ascoltare né lui né il suo gruppo punk.
Lindo è un uomo che ha compiuto un percorso straordinario : dalla morte (quella vera) alla vita.
In questo magnifico libro che finalmente ho il coraggio di "recensire", Lindo racconta la sua terra, il suo sangue, il suo "terrore" e la sua palingenesi.
L'ha salvato non solo la cura, anzi, per dirla con lui, "La Cura del Tumore", tutto maiuscolo, ma la fede...incontrata per caso nel luogo meno probabile: il reparto di Oncologia.
Leggere il suo libro è come tornare a giocare sulla battigia: da un lato c'è la rena, dall'altro il mare...che diventa sempre più alto, sempre più alto finché non ti ci perdi.
Lindo ama il cibo del suo paese e le passeggiate notturne in groppa al suo cavallo da battaglia.
Ha sconfitto il cancro con una forza che sfugge a qualsivoglia indagine clinica.
Ed io auguro a tutti gli amici del forum di poter leggere questo meraviglioso signore.
Un uomo di cultura ma, prima di tutto, un uomo che non ha paura di pensare.
Indicazioni utili
Bella gente d'Appennino
Nicolai Lilin, Educazione siberiana. Ferretti Lindo Giovanni, Bella gente d'Appennino. Uno, scrittore all'esordio. Uno, poeta tra i maggiori degli ultimi decenni.
Uno, la tradizione degli Urca siberiani in una terra di mezzo come la Transnistria. Uno, la tradizione della bella gente di una terra di mezzo come l'Appennino settentrionale.
Due storie minori, nascoste, sparite, che con il deposito nella carne viva degli autori e poi con il racconto e la poesia divengono tracce di una lezione morale.
Epopea, saga. Stratificazione di vissuti propri e raccontati, a loro volta intrecciati e raccontati ancora, trascendenti la cronaca, nella sua supposta precisione e verità, per raggiungere una verità più vera, morale appunto. Morale che, per gran parte, non vuole essere etica ma ottiene un ascolto, provoca un moto nel lettore, quasi una meditazione per capire di più di se stessi e della vita comune. Suggerire, anzi no raccontare ipotesi anche estreme per riconsiderare la strada fatta, il proprio percorso che, aldilà della sua unicità o letterarietà, può rintracciare parola di valori: onestà, morale, fede, rispetto, rigore, libertà, limite, dovere, sobrietà. Nell'equilibrio, nel coesistere di queste parole di valore non nasce solamente il romanzo, queste storie, ma nascono individualità e vita insieme.