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28 reportage pubblicati da García Márquez su vari giornali dal 1974 al 1995; lo sguardo dello scrittore si sofferma sugli scenari internazionali più roventi dell'ultimo scorcio del Novecento. Non mancano alcuni ritratti, ora pungenti ora ammirati, di personaggi entrati nell'immaginario collettivo: da Fidel Castro a Giovanni Paolo II.



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A ruota libera 2011-11-14 12:44:30 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    14 Novembre, 2011
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I tratti marcati della penna di un giornalista

In questo libro l’autore raccoglie articoli, servizi e interviste da lui pubblicati fra il 1974 e il 1995. Il suo modo di fare giornalismo si percepisce “caldo”, vivo, il suo sguardo penetrante spazia sull'ultimo scorcio del Novecento fino a soffermarsi sugli scenari internazionali più roventi: dal golpe di Pinochet alla dittatura argentina, dal narcotraffico in Colombia al difficile assetto cubano, dalla "rivoluzione dei garofani" in Portogallo al dramma dei profughi vietnamiti alla poco nota avventura africana del "Che", guerrigliero in Angola in nome della solidarietà internazionalista. Il libro presenta una straordinaria serie di ritratti di personaggi che lasciano davvero il segno: forse è un aspetto tipico di questi autori del mondo latino-americano-spagnolo il saper raccontare in modo così colorato, vivace e attento i particolari della gente, delle persone comuni e del mondo. Il libro è senz’altro un singolare affresco di un'epoca tumultuosa, ricca di speranza e gravida di minacce. Da leggere, anche come testimonianza storica, non solo come “romanzo” di un grande scrittore.

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