A riveder le stelle
Saggistica
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Vera poesia
Era il mio sogno che qualcuno leggesse la Divina Commedia al mio posto e me la spiegasse; quindi, ho comprato al volo questo libretto scritto in modo fluido e avvincente. Avevo studiato e letto l’opera a scuola senza entusiasmo e non ricordavo come fosse tutta in rima, né la musicalità e il significato delle scene che l’hanno resa immortale. Nei cerchi iniziali dell’inferno, ci sono coloro che hanno peccato senza cattiveria, come Paolo e Francesca, rei di un amore adulterino; c’è il grande maestro di Dante, che il poeta stima profondamente, reo di essere omosessuale, autore di vari scritti, tra cui uno simile alla Divina Commedia e che ha poi ispirato il suo allievo. Man mano che si scende nei gironi dell’inferno, i peccatori sono sempre più tormentati perché i loro peccati sono sempre più gravi e imperdonabili. Era il mio sogno che qualcuno leggesse la Divina Commedia al mio posto e me la spiegasse; quindi, ho comprato al volo questo libretto scritto in modo fluido e avvincente. Avevo studiato e letto l’opera a scuola senza entusiasmo e non ricordavo come fosse tutta in rima, né la musicalità e il significato delle scene che l’hanno resa immortale. Nei cerchi iniziali dell’inferno, ci sono coloro che hanno peccato senza cattiveria, come Paolo e Francesca, rei di un amore adulterino; c’è il grande maestro di Dante, che il poeta stima profondamente, reo di essere omosessuale, autore di vari scritti, tra cui uno simile alla Divina Commedia e che ha poi ispirato il suo allievo. Man mano che si scende nei gironi dell’inferno, i peccatori sono sempre più tormentati perché i loro peccati sono sempre più gravi e imperdonabili. Era il mio sogno che qualcuno leggesse la Divina Commedia al mio posto e me la spiegasse; quindi, ho comprato al volo questo libretto scritto in modo fluido e avvincente. Avevo studiato e letto l’opera a scuola senza entusiasmo e non ricordavo come fosse tutta in rima, né la musicalità e il significato delle scene che l’hanno resa immortale. Nei cerchi iniziali dell’inferno, ci sono coloro che hanno peccato senza cattiveria, come Paolo e Francesca, rei di un amore adulterino; c’è il grande maestro di Dante, che il poeta stima profondamente, reo di essere omosessuale, autore di vari scritti, tra cui uno simile alla Divina Commedia e che ha poi ispirato il suo allievo. Man mano che si scende nei gironi dell’inferno, i peccatori sono sempre più tormentati perché i loro peccati sono sempre più gravi e imperdonabili.
Indicazioni utili
700 anni e non sentirli
La sua eterna giovinezza e la vitalità delle sue parole, dopo 700 anni, ancora suona, suggerisce, evoca, e questo saggio, che si concentra prevalentemente sull’Inferno, che è indubbiamente la parte più interessante della Divina Commedia, non si pone come un libro di critica letteraria, ma come un racconto del viaggio di Dante e di come le sue parole hanno contribuito a creare l’identità italiana. E’ un libro che ti permette di rispolverare ricordi e di scoprire punti di vista inaspettati e/o fatti che, quando eri studente, non potevi nemmeno analizzare. Tutta la Divina Commedia è un lungo fatto personale. Il poeta parla di sé, di noi, della storia italiana, delle tragedie dell’umanità. Sempre, a ogni incontro, mette in gioco se stesso, è coinvolto in prima persona, piange, s’indigna, sviene; e ci coinvolge. Sviene tante volte! E non me lo ricordavo proprio. Il libro mi ha permesso di ridare un volto a questo poeta, così illustre per noi. Di riflettere in modo diverso sul bene e sul male. Al bene sono associati immagini di potenza, sapienza ed amore e, guarda caso, al male sono associate immagini di ira, ignoranza ed invidia. Se il dolore non avesse indotto Dante a penetrare la disperazione e la grandezza dell’animo umano, non l’avrebbe scritta o comunque non così. Il poema è un viaggio, incalzante, nella profondità di noi stessi, della nostra storia e della nostra cultura. Perché l’Italia è nata dalla cultura e dalla bellezza. Il poema contiene tanti elementi geografici che avevo completamente dimenticato. Attraverso parallelismi e confronti, lo scrittore del saggio collega anche personaggi attuali, fatti storici più recenti, anche a testimoniare che 700 anni possono anche non sentirsi. Con l’incredibile messaggio finale, che dà anche il nome al saggio, che sono il verso più famoso ed il più positivo che sia mai stato scritto, penso, perché le stelle sono il segno del vero destino dell’uomo, del suo slancio verso l’alto, della sua aspirazione all’ascesa.