Storia della filosofia greca
Saggistica
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filosofia semplificata
ho letto per la prima volta questo libro di De Crescenzo durante l' estate prima dell' inizio della scuola superiore e devo dire che l' ho trovato utile. In modo scherzoso e con l'ironia e la " napoletanità" che lo contraddistingue De Crescenzo riesce a dare una prima infarinatura di quello che è la culla del pensiero filosofico.
Indicazioni utili
filosofia senza sbadigli
La filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale tutto resta tale e quale. Questa è la definizione che noi, studenti del liceo, affibbiavamo alla materia degli “amici del pensiero” come si evince dalla sua etimologia Greca. Ed i filosofi greci sono lo zoccolo duro della filosofia che si studia alla scuola superiore nonostante le ore trascorse sui testi di Platone, Socrate, Aristotele, gli Stoici o gli Epicurei siano state infarcite di sbadigli e difficoltà di comprensione.
Fortunatamente nel testo di de Crescenzo la materia appare incredibilmente piacevole ed altrettanto incredibilmente si riesce a capire qualcosa.
Ad esempio, quando parla della diatriba tra Stoici, per i quali la felicità è nella virtù, ed Epicurei che riconoscono la felicità nel piacere fa questo esempio illuminante: “Il signor Pirelli per diventare Pirelli era uno stoico. Se fosse stato Epicureo avrebbe fatto il gommista”. Chiaro come il sole.
Mirabile è anche la spiegazione dei concetti di Platone, il “Non essere” ed il mito della caverna. Il “non essere” non è, e qui siamo tutti d’accordo, il guaio però è che si vede! Sì, perché il non essere è ciò che una cosa sembra e che la nostra percezione avverte, ma che in realtà è l’ombra, il simulacro, della realtà.
Accanto ai mostri sacri già citati, De Crescenzo esprime i concetti filosofici di Tonino Conte, Peppino Russo, Gennaro Bellavista, Sciciò e tanti altri esempi di napolanità spicciola.
Mirabile è la teoria di amore e libertà, pilastri sui quali si fonda l’archè, il mattone primogenito sul quale poggia il mondo nelle teorie del professor Bellavista. Tutto dipende da amore e libertà e dai loro opposti, odio e potere. Dalle loro combinazioni nascono i quattro tipi caratteriali fondamentali: il saggio (libertà e amore), il papa ( amore e potere), il tiranno (odio e potere) ed il ribelle (odio e libertà). Durante la propria vita l’individuo fluttua nei vari tipi caratteriali a secondfa delle vicissitudini che attraversa.
La rassegna è completa ed i due volumi (“i presocratici” e “da Socrate in poi”) si leggono con una piacevolezza inattesa per un argomento tanto macchinoso.
Sì, nonostante tanti discorsi, tutto resta tale e quale, ma almeno in questo libro non si sbadiglia e si riesce a sorridere imparando qualcosa. Piacevole.