Questo immenso non sapere
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
“Ti dedico questa farfalla che si finge foglia”
Con questo bel volumetto dall’impostazione insolita e disordinata, Chandra Candiani ci propone una delicata lettura in placida rincorsa della semplicità, della serenità, dello stupore, della compassione.
Sono riflessioni, pensieri sparsi, citazioni e racconti dei saggi. È ambire al non sapere, inteso come l’apertura a un orizzonte sconosciuto da accogliere a braccia aperte.
Passeggiare nel presente nutrendosi della meraviglia di ogni piccola cosa bella che incontriamo sul nostro sentiero, assorbire l’energia e la tenacità della natura che si riproduce ogni stagione, nonostante gli attentati perpetrati dall’uomo a suo discapito.
Sono storie di animali e alberi, di rami e pettirossi, di una donna impaurita. È l’intersecarsi di specie diverse che anelano alla convivenza, invece che alla prevaricazione.
Sono conversazioni tra muti che sorridono, il rassicurante stringersi di creature prive di braccia.
Piccolo libro intenso da accarezzare lentamente, entrare in sintonia coi pensieri dell’autrice è come l’alba dopo una lunga notte buia. Ho palpato l’oscurità affondandoci le dita, ho temuto di non capirlo, di non apprezzarlo. Ho temuto di non sapere.
Poi è sorto il sole, e con lui la luce, in questo immenso non sapere da accogliere come un amico.
“Ti dedico questo merlo che prova la voce arrugginita dalla pioggia”.