Pronto soccorso dell’italiano
Saggistica
Editore
Lorenzo Montanari (Castelfranco Emilia 09/04/1973), laureato in Lettere ad indirizzo Filologico presso l’Università di Bologna, è docente di Lettere di ruolo nella Scuola Secondaria e dottore di ricerca in Filologia, dove ha anche ricoperto incarichi sia come professore a contratto (per le cattedre di Grammatica Latina e Didattica del Latino) sia come formatore SSIS. Ha, inoltre, tenuto incontri di aggiornamento nelle scuole. È autore di edizioni di classici latini (ha curato tutte le opere di Cesare presso l’editore Barbera e un’antologia di Quintiliano presso Cappelli) e di testi scolastici tra i quali la collana «Nero su Bianco», dedicata alle abilità di scrittura nel biennio della Secondaria di Secondo Grado. Per l’editore «La Scuola», nella collana di Varia «Orso Blu», ha pubblicato, nel 2011, «Pronto soccorso dell’Italiano. Ortografia, punteggiatura, congiuntivo».
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C’era una volta l’italiano
Da diversi anni assistiamo a un graduale svilimento, se non addirittura a un imbarbarimento, della nostra lingua.
Gerghi, frasari, idiomi locali nazionalizzati, linguaggi del tutto atipici come il politichese regnano ormai sovrani e, quel che è peggio, si trasferiscono dal parlato allo scritto, rendendo di fatto spesso incomprensibili concetti che invece avrebbero bisogno di un’esposizione con uno strumento univoco tale da essere accessibile nel settentrione come nel meridione dell’Italia.
Anglicismi scimmiottati, neologismi spesso inutili rendono la nostra lingua un’accozzaglia di parole e di suoni propri di un mosaico le cui pietruzze sembrano messe lì a caso.
In questo contesto, di per sé dirompente, si inseriscono anche i frequenti errori di chi, per corsi di studi, dovrebbe essere in grado di ben esprimersi in italiano. Non si tratta di certo di quel 20% di analfabetizzati, che danno la misura del basso livello della nostra istruzione, bensì di tanti laureati, nonché scrittori, che procedono imperterriti confondendo il congiuntivo con il condizionale, sbagliando gli accenti e ignorando sistematicamente la punteggiatura.
Probabilmente il fenomeno è dovuto a un cattivo insegnamento, come emerge anche nell’intervista che ho fatto a Lorenzo Montanari, docente di materie letterarie, autore e/o coautore di testi didattici, fra i quali questo Pronto soccorso dell’italiano che non è e non vuol essere un Bignami della nostra lingua, ma che permette di chiarire più di un dubbio, quel dubbio che dovrebbe esistere anche negli italianisti, perché è evidente che tutto non si può sapere perfettamente, tanto che imbattersi in qualche lacuna è sempre possibile.
Si tratta di un volumetto di facile e rapida consultazione, giusto appunto per fugare dubbi o risolvere le piccole problematiche che si incontrano soprattutto nello scrivere in italiano, giacché la lingua parlata sovente nasconde queste carenze e il vero dilemma sorge quando si tratta poi di mettere nero su bianco ciò che si intende dire.
La finalità del volume del resto è ben evidenziata nell’introduzione dello stesso autore, che si rivolge al lettore senza enfasi o saccenza, ma con la consapevolezza che qualche cosa occorre pur fare per frenare il degrado della nostra lingua.
E così è nato questo Pronto soccorso che non ha la pretesa di insegnare l’italiano, a cui altre sedi istituzionali dovrebbero essere incaricate, ma di chiarire, di aiutare chi già è in possesso di una discreta conoscenza, ma che comprende che a volte possono sorgere dubbi, per i quali è necessaria una risposta certa e rapida.
Il libro è diviso in tre capitoli tematici (Ortografia, La punteggiatura, Il congiuntivo e il condizionale, questi sconosciuti!) e porta due appendici, veramente utili: Le pagine del pronto soccorso, con l’indice ortografico delle parole più frequenti e sbagliate e con le tabelle dei verbi al congiuntivo, e l’Appendice 2 con le soluzioni degli esercizi Mettiti subito alla prova.
Non mi dilungo troppo nella spiegazione dei contenuti dei capitoli e al riguardo basta sapere che in Ortografia si parla, fra l’altro, degli accenti e degli apostrofi, in La punteggiatura si chiariscono gli usi della virgola, del punto e virgola, ecc., e che in quello relativo al congiuntivo e al condizionale si fa piena luce sul loro utilizzo, nonché sulla correlazione non infrequente fra un tempo e l’altro.
Il tutto è posta in forma gradevole, per nulla greve, al punto che spesso si finisce con il cercare, oltre a ciò che serve, anche qualche cosa d’altro, quasi fosse un gioco sfogliare queste pagine e mettersi alla prova.
E si impara, s’impara molto.
Jucunde docet, dicevano i latini, e lo stesso ho detto io quando ne ho ultimato la lettura.